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Padova, a 43 anni va in ospedale per dei controlli e muore: famiglia chiede autopsia

Matteo Zorzi, quarantatreenne residente a Camposampiero, è morto lunedì in ospedale a Padova. Dodici anni fa aveva affrontato un trapianto di cuore ma da allora, secondo quanto riferito dai familiari, non aveva avuto alcun problema. E ora i parenti vogliono capire che cosa è successo e chiedono l’autopsia.
A cura di Susanna Picone
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Un uomo di quarantatré anni residente a Camposampiero, nella provincia di Padova, è morto lunedì in ospedale, dove si trovava da diversi giorni per fare alcuni controlli al cuore. E ora la sua famiglia chiede di effettuare l’autopsia sul cadavere. Questo perché Matteo Zorzi – questo il nome del quarantatreenne, professione disegnatore tecnico – era finito in ospedale diversi giorni fa solo per controllare una tachicardia. Come riportato dai quotidiani locali, inizialmente l’uomo era stato portato all'ospedale Pietro Cosma di Camposampiero, poi era stato trasferito in città al Centro trapianti Gallucci. Dodici anni fa Matteo Zorzi aveva affrontato un trapianto di cuore ma da allora, secondo quanto riferito dai familiari, non aveva avuto alcun problema.

La famiglia del paziente chiede risposte – “A Camposampiero non c’è più il reparto di Pneumologia, è stato trasferito a Cittadella e per mio fratello era un problema – le parole del fratello Andrea – per ogni cosa dovevano chiamare Padova. Così al Cosma hanno deciso di trasferirlo a Padova, che lì c’è tutto”. Stando a quanto ricostruito, giovedì scorsi i medici hanno portato il paziente in Rianimazione: le condizioni del quarantatreenne peggioravano sempre più. Fino a quando lunedì Zorzi è venuto a mancare. E ora la sua famiglia vuole capire come sia potuto accadere nonostante tutte le cure ricevute in ospedale.

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