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Padova, 22enne violentata per 10 anni dal fratello: “Mi diceva che era un gioco”

Una ragazza di Padova, oggi 22enne, ha raccontato ai carabinieri di essere stata abusata dal fratello maggiore per 10 anni. Ora l’uomo è a processo davanti ai giudici del Tribunale collegiale per rispondere dei reati di incesto e violenza sessuale. “I miei genitori non si sono accorti di nulla. Ho capito cosa mi era accaduto quando ho visto che stavo perdendo sangue”.
A cura di Ida Artiaco
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"Mio fratello maggiore mi ha violentata per 10 anni, mi diceva che era un gioco. Ho dovuto aspettare di compiere 18 anni per denunciarlo". È questa la storia choc di una ragazza di Padova, oggi 22enne, che ha raccontato ai carabinieri gli abusi subiti in famiglia da parte del fratello più grande di lei di 10 anni. L'uomo, che ha 32 anni, è ora a processo davanti ai giudici del Tribunale collegiale per rispondere dei reati di incesto e violenza sessuale. La sentenza definitiva è attesa per il prossimo 18 marzo, quando finalmente si potrà mettere la parola fine a questa situazione di dolore iniziata nel 2009 e terminata nel 2015.

Come riporta il quotidiano Il Gazzettino, che cita i verbali di indagine rilasciati ai carabinieri, le violenze si consumavano tutte le volte che i genitori della vittima e del suo aguzzino erano lontani da casa per lavoro. Il fratello la avvicinava con le scuse più diverse e il suo interesse si palesava anche con una serie di attenzioni, come dei piccoli regali. Ma questa ossessione è ben presto diventata anche di natura sessuale, degenerando in varo e proprio abuso. Dai baci cominciava a toccarla nelle parti intime, fino a costringerla a rapporti orali. Fino a quando un giorno, con mamma e papà via, non ha preso con la forza la sorellina e l'ha violentata, facendole perdere la verginità, sostiene l'accusa, all'età di 13 anni.

Le violenze sono continuate fin quando la ragazza non ha compiuto 18 anni, nel 2015, e ha deciso di denunciare tutto alle forze dell'ordine, affiancata dal legale Simone Guglielmin del foro di Treviso. Sotto choc anche gli inquirenti, che hanno creduto al suo racconto ricco di particolari. "Ho capito cosa mi era accaduto quando ho visto che stavo perdendo sangue. Lui continuava a dirmi che era un gioco", ha detto la 22enne, che ha sempre nascosto tutta la vicenda ai genitori, i quali, sempre secondo gli investigatori, non si sarebbero accorti di nulla.

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