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Pablo Picasso: il più grande museo del mondo dedicato al padre del Cubismo aprirà nel 2021

Situato nell’ex Convento dei Predicatori di Aix-en-Provence, il nuovo progetto dedicato Pablo Picasso sarà il più ambizioso degli ultimi anni: mille metri quadri per duemila opere, in gran parte inedite.
A cura di Federica D'Alfonso
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Inaugurerà nel 2021 il più grande museo del mondo dedicato a Pablo Picasso: lo ha annunciato la stampa francese in seguito alle dichiarazioni di Catherine Hutin-Blay, figlia del maestro e ideatrice dell’ambizioso progetto espositivo. Il museo sorgerà ad Aix-en-Provence, ed esporrà centinaia opere mai viste prima appartenenti soprattutto all’ultimo periodo della vita di Pablo Picasso: insieme a quelli di Parigi, Barcellona, Malaga e Antibes, il nuovo museo che sorgerà nel sud della Francia completerà la vastissima parabola artistica di uno degli artisti più significativi del secolo scorso.

Le stime parlano chiaro circa le aspettative riservate a questo nuovo progetto: l’obiettivo è quello di portare nella piccola cittadina del sud della Francia dai 450 ai 500 mila visitatori l’anno, per una media di mille ospiti al giorno. Il museo sarà intitolato al grande artista e a Jacqueline Roque, seconda moglie di Picasso e musa ispiratrice fino alla sua morte.

Pablo Picasso insieme alla seconda moglie Jacqueline Roque.
Pablo Picasso insieme alla seconda moglie Jacqueline Roque.

Quando la donna, madre di Catherine, si toglie la vita nel 1989, l’immenso patrimonio artistico custodito dalla famiglia passa interamente nelle mani di sua figlia, che oggi sceglie di condividerlo con il mondo intero e che ha chiarito le sue intenzioni alla stampa francese: “non ho una vocazione economica, non sto cercando di fare soldi, ma solo di condividere quello che ho ricevuto“.

Mille metri quadri per 2 mila opere

La location scelta per ospitare le centinaia di opere oggi in possesso di Catherine è quella dell’ex Convento dei Predicatori, che la donna ha acquistato dal comune per la cifra, moderata rispetto alle stime, di 11 milioni di euro. Un investimento in linea con la maestosità del progetto: il museo sarà disposto su tre livelli con mille metri quadri dedicati alla collezione permanente e oltre 500 alle mostre temporanee. La Madame Z, la società che gestirà l’allestimento del museo e che fa capo a Catherine Hutin-Blay, ha annunciato che il complesso museale ospiterà anche un centro di ricerca, laboratori di ceramica e un auditorium da 200 posti.

Non si sa ancora nulla invece sulle opere che verranno collocate nell’ex Convento: il “patrimonio” artistico ereditato da Catherine ammonta a circa 2 mila pezzi, fra dipinti, disegni, ceramiche, sculture e fotografie. La maggior parte di questi non sono mai stati esposti al pubblico prima d’ora, dunque si tratterebbe di una vera e propria svolta nella conoscenza della produzione artistica di Picasso: i capolavori conservati dalla famiglia coprono l’arco temporale che va dagli anni Cinquanta alla morte dell’artista, avvenuta nel 1973.

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