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Orrore in Siria: sterminata un’intera famiglia con sei bambini

Un’intera famiglia sunnita di 13 persone con donne e sei bambini è stata sterminata in casa e i cadaveri sono stati dati alle fiamme. I ribelli hanno attribuito la responsabilità ai miliziani del regime di Assad.
A cura di Susanna Picone
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Tredici persone, tutte appartenenti alla stessa famiglia, sono state uccise in Siria. Tra di loro c’erano diverse donne e sei bambini. L’ultima strage della guerra siriana è andata in scena nel villaggio costiero di Bayda, già teatro del massacro di una quarantina di civili a maggio. La famiglia sunnita è stata giustiziata a raffiche di mitra dopo una notte di combattimenti tra ribelli e lealisti. A compiere il massacro – secondo quanto riferito dai ribelli che hanno trovato i corpi delle vittime – sono stati i miliziani fedeli al regime di Bashar Al Assad.  L’Osservatorio siriano per i diritti umani riferisce la testimonianza degli abitanti del villaggio: “Un parente è venuto oggi a far visita ai suoi familiari e ha trovato i cadaveri degli uomini fucilati riversi all’esterno. All’interno di una stanza ha trovato le donne e dei bambini, i cui corpi erano stati bruciati”.

L’offensiva del regime di Damasco – E le tredici persone uccise nel villaggio di Bayda non sono le uniche ad aver perso  la vita nelle ultime ore: ad Ariha, nella provincia di Idlib, altre 13 persone sono morte sotto le bombe del regime. Inoltre almeno 49 ribelli sono stati uccisi. L’Osservatorio ha riferito che i violenti combattimenti si sono verificati ad Adra, che è ancora sotto il controllo delle forze dei ribelli. Il regime di Damasco ha intanto lanciato un’offensiva militare per riprendersi la città di Aleppo, attaccata un anno fa dai ribelli che ora appaiono sempre più divisi al loro interno.

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