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Oristano, cane infilzato con un arpione da pesca

L’animale è stato salvato in extremis grazie ai veterinari della clinica Due Mari.
A cura di D. F.
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“Questa volta non abbiamo parole: malvagità pura”: sono le parole eloquenti scelte dalla Clinica Veterinaria Due Mari di Oristano, che stamattina ha diffuso le immagini di un cane trafitto da un’asta di ferro appuntita lunga circa 60 centimetri. L'arma attraversa l'animale da parte a parte all’altezza del torace.

Il cagnolino è stato ricoverato in gravi condizioni: si tratta di un animale di taglia media che è stato immediatamente sottoposto a una serie di esami per valutare l'entità delle lesioni interne e attivare le conseguenti cure d’emergenza. Poche le informazioni a riguardo, si sa però che l'animale è stato operato. La vicenda ha immediatamente generato fortissima indignazione tra gli utenti della pagina Facebook della Clinica Duemari: oltre 500 i commenti, quasi duemila le condivisioni e 13mila interazioni. Com’è ovvio, prevalgono sentimenti di rabbia e incredulità per un gesto che solo la ferocia e la violenza umana possono (forse) spiegare. Non è la prima volta che la clinica oristanese si occupa di animali vittima della violenza umana: tra i casi trattati c'è quello di Palla, un pitbull ritrovato in pessime condizioni, deperito e con il collo legato da un cappio di plastica; o Smilzo, il cane salvato dopo essere stato ferito a martellate.

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