282 CONDIVISIONI

Orbassano, fermato il pirata della strada che ha travolto la 19enne incinta

È stato individuato e fermato il pirata della strada che la scorsa settimana ha investito una 19enne incinta a Orbassano, in provincia di Torino. La ragazza, dopo essere stata travolta, è stata sottoposta ad un cesareo d’urgenza ed è nata la piccola Sofia, le cui condizioni restano gravi ma stabili.
A cura di Ida Artiaco
282 CONDIVISIONI
Immagine

Buone notizie per la famiglia della piccola Sofia, la bimba nata con cesareo d'urgenza dopo che la mamma, la 19enne Elena Tugui, è stata investita da un pirata della strada a Orbassano, in provincia di Torino, giovedì scorso. L'uomo, che ha travolto la donna al nono mese di gravidanza mentre attraversava sulle strisce pedonali sulla strada provincia 6, all'altezza della rotonda di Tetti Francesi, frazione alla periferia di Rivalta, è stato finalmente individuato e fermato. Ma la sua posizione resta ancora in via di accertamento. In particolare, come rivela La Stampa, sono stati esaminati alcuni frammenti della carrozzeria per risalire al proprietario del mezzo. Ad aiutare gli inquirenti sono state anche le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza e le testimonianze di presenti, tra cui il compagno di Elena, e padre della sua bambina, con la quale era appena andato al supermercato. Le indagine sono state coordinate dal pubblico Ministero Vito Sandro Destito che ipotizza nei confronti del pirata della strada i reati di omissione di soccorso e lesioni personali gravissime.

L'uomo, infatti, dopo aver travolto la 19enne alla 38esima settimana di gravidanza, è fuggito via senza prestare soccorso. La ragazza è stata subito trasportata al Cto, dove è stata allestita una sala per il parto cesareo d'urgenza. La piccola Sofia, così come è stata battezzata dai genitori, è venuta al mondo qualche ora più tardi, versando in gravissime condizioni. Trasferita all'ospedale Sant'Anna di Torino, venerdì 24 maggio ha aperto per la prima volta gli occhi, anche se resta monitorata 24 ore su 24 per evitare ulteriori e improvvise complicazioni a causa della sofferenza fetale che ha avuto. "Gli organi più colpiti sono stati il cervello, che stiamo cercando di salvare, il rene, il fegato e il polmone – ha spiegato nei giorni scorsi Daniele Farina, primario di neonatologia dell'ospedale Ostetrico Ginecologico torinese -. Non è stato il trauma diretto ad aver leso il feto ma, in conseguenza al trauma subito dalla madre, è diminuito il sangue all'interno dell'utero e il feto ha avuto carenza di ossigeno". Al momento la piccola resta in ipotermia terapeutica, una trattamento che dura 72 ore. Successivamente sarà sottoposta a una tac e ad altri esami specifici per chiarire quanto estesi siano estesi i danni della carenza di ossigeno.

282 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views