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Operata d’urgenza per un tumore maligno, in sala operatoria scoprono che era un tatuaggio infetto

Resta un mistero l’insolita disavventura capitata ad una donna australiana. I chirurghi erano certi di trovarsi di fronte ad un caso di liinfoma maligno. Per fortuna della donna si trattava solo di un vecchio tatoo infetto.
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Una donna australiana è stata operata d'urgenza per un sospetto linfoma maligno. Dopo l'operazione, in realtà, i medici si sono resi conto dell'errore:  non si trattava di un tumore maligno bensì di un vecchio tatuaggio. Infatti gli ingrossamenti linfatici della paziente erano solo il risultato di un tatuaggio di 15 anni fa. Un caso più unico che raro quello che è accaduto alla donna, che si era presentata per una visita medica a causa dei linfonodi ascellari ingrossati. Dopo varie analisi i medici le hanno diagnosticato un tumore del sistema immunitario.

La notizia è stata riportata dalla rivista ‘Annals of Internal medicine'. Per molti la vicenda clinica resta ancora un mistero. I chirurghi non riescono a capire come mai la reazione si sia manifestata dopo 15 anni. Nessuna risposta neanche dopo l'operazione quando hanno potuto osservare i pigmenti neri responsabili dei rigonfiamenti dei linfonodi della donna. Secondo gli esperti, di solito, le reazioni allergiche, le irritazioni o le intolleranze agli inchiostri dei tatuaggi avvengono rapidamente. "Il sistema linfatico filtra il sangue e aiuta in caso di infezioni a far scattare la risposta immunitaria, ma in questo caso, evidentemente ha filtrato per anni i pigmenti del tatuaggio", ha spiegato Melissa Piling dermatologa della Cleveland clinic.

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