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Omicidio di Yara Gambirasio: tra 500 Dna dovrebbe esserci l’identità del killer

Gli investigatori hanno analizzato 17.500 profili genetici: tra loro c’è solo un sospettato, ma non è coinvolto nell’inchiesta. Mancano 500 Dna da analizzare.
A cura di D. F.
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La soluzione del giallo sull'assassinio di Yara Gambirasio potrebbe essere vicina. Gli investigatori hanno infatti analizzato 17.500 profili genetici di cittadini della provincia di Bergamo. Ne mancano 500, poi l'indagine sul raffronto con il Dna di "Ignoto 1" sarà completato. Tra i 18mila profili dovrebbe nascondersi anche quello del presunto killer della ragazzina della quale – il prossimo 26 febbraio – ricorrerà il terzo anniversario della morte. Fino a questo momento i confronti hanno tutti dato esito negativo: uno solo ha allarmato gli inquirenti, ed è quello di un uomo di 30 anni di Gorno che all'epoca del delitto frequentava la discoteca Sabbie Mobili, non troppo distante dal luogo dove sarebbe successivamente stato ritrovato il cadavere della tredicenne. Il dna del 30enne infatti avrebbe numerosi punti in comune con quello del presunto killer, ma non abbastanza per indagarlo formalmente. Per questa ragione gli inquirenti hanno prelevato i dna anche ad alcuni suoi parenti fino ad arrivare a due suoi cugini, che sono i figli di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999, a 61 anni, considerato padre dell’assassino, un figlio illegittimo.

Le ricerche dell'assassino di Yara sarebbero quindi vicine a un punto di svolta.

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