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Omicidi Pordenone: indagini sui pc, tablet e cellulari dell’indagato

Cellulari, pc e tablet sequestrati a Giosuè Ruotolo, sospettato del delitto di Trifone Ragone e Teresa Costanza, potrebbe indicare dove si trovava il 26enne nel momento in cui la coppia veniva uccisa. Martedì il primo interrogatorio.
A cura di Susanna Picone
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Dai dispositivi sequestrati a Giosuè Ruotolo, il 26enne ex coinquilino di Trifone Ragone indagato per il duplice omicidio del giovane e della fidanzata Teresa Costanza avvenuto il 17 marzo a Pordenone, potrebbe emergere la verità sui movimenti del ragazzo il giorno del delitto. Ruotolo, finora, ha detto agli investigatori che si trovava a casa da solo tra le 19.40 e le 19.50 del 17 marzo, quando la coppia è stata assassinata nel parcheggio della palestra di Pordenone. Nei cellulari, tablet e computer si cercano dunque scambi di messaggi, mail, sms e altre tracce che possano ricostruire gli spostamenti dell’indagato, eventuali frequentazioni con le vittime e l’ipotetico movente.

Il padre di Trifone: “Sentiamo la verità più vicina” – Oggi, intanto, i familiari di Trifone Ragone sono giunti a Pordenone e hanno incontrato i magistrati che stanno conducendo le indagini sul duplice omicidio. “Sentiamo la verità più vicina, ma tutto è ancora da valutare e da verificare”, ha detto il padre della vittima. I familiari e legali di Trifone avrebbero consegnato nel corso dell'incontro indagini difensive eseguite nei giorni scorsi con anche una perizia relativa alle celle telefoniche cittadine mappate nelle scorse settimane grazie ad un particolare e innovativo software. Una elaborazione che potrebbe fornire dettagli utili in merito agli spostamenti dell’indagato.

La pistola ha la matricola leggibile – Nelle ultime ore si è saputo inoltre che la pistola con cui sono stati uccisi Trifone e Teresa ha una regolare matricola, ma non è stato possibile associarla a uno specifico proprietario poiché si tratta di un'arma molto antica e non esiste un registro nazionale dedicato, tanto meno in formato digitale. Da quanto si è appreso l’arma sarebbe in discreto stato di conservazione e la matricola sarebbe perfettamente leggibile, anche se questo elemento difficilmente potrà aiutare gli investigatori.

Martedì l’interrogatorio di Ruotolo – L'interrogatorio di Giosuè Ruotolo è stato fissato per martedì prossimo alle ore 10 a Pordenone: sarà la prima volta che il commilitone ed ex coinquilino di Trifone Ragone risponderà agli investigatori in veste di indagato. Finora, infatti, è stato ascoltato solo come persona informata sui fatti. Probabilmente per il giorno dell’interrogatorio saranno disponibili anche i primi riscontri degli esami eseguiti dai Ris di Parma sulla presenza di eventuali tracce sull’arma del delitto.

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