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Oltre una banconota falsa su due è un pezzo da 20 euro

Secondo i dati della Bce, le banconote da 20 e 50 euro continuano ad essere quelle più falsificate.
A cura di Antonio Palma
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Le banconote da 20 e 50 euro continuano ad essere le regine dei falsi. Secondo i dati diffusi dalla Banca Centrale Europea infatti ben l'86% dei ritiri di banconote in euro perché false riguarda i tagli da 20 e 50 euro. Nel corso degli anni il numero di biglietti falsi è notevolmente aumentato passando dai 251mila del primo semestre 2012 ai 454mila di quest'anno. Come precisano dall'Eurotower, però, "in relazione al numero crescente di biglietti autentici in circolazione (oltre 17 miliardi nella prima metà del 2015), la quota di falsi continua a mantenersi su livelli molto contenuti". Sempre secondo gli stessi dati, nel primo semestre del 2015 sono state ritirate dalla circolazione in tutto circa 454mila banconote in euro false, un numero che rimane superiore ai valori degli anni passati ma in calo di circa 50mila unità rispetto al picco record registrato nella seconda metà del 2014.

Si tratta infatti del 10,5 per cento in meno rispetto al secondo semestre del 2014, ma un numero leggermente maggiore rispetto al primo semestre dell'anno scorso. A farla da padrone in questa speciale classifica come detto sono le 50 e 20 euro e in particolare quest'ultima da sola rappresenta il 54,7% del totale delle falsificazioni, vale a dire oltre un falso su due. Proprio per questo dal prossimo 25 novembre verrà messe in circolazione la nuova banconota da 20 euro, con maggiori accorgimenti anti falsificazione che renderanno il lavoro dei falsari del Vecchio continente molto difficile. Oltre alla 20 e alla 50, che rappresentano il 54,7% e il 31,3% delle banconote contraffatte, gli altri pezzi più falsificati sono quello da 100 euro (8,5%), e da 10 euro (2,4%). Percentuali molto inferiori per le altre banconote. C'è da dire inoltre che la maggior parte delle banconote falsificate (ben il 97,9%) è stata rilevata in paesi dell'Eurozona. Solo Appena l’1,6% dei falsi invece proviene dagli Stati membri dell'Ue non appartenenti all’area dell’euro, mentre meno dello 0,5% da altre parti del mondo.

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