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Oltre 100 cani maltrattati e lasciati al freddo: condannato a 3 anni 40enne reggiano

La Cassazione ha confermato la condanna a tre anni di reclusione, senza attenuanti, per maltrattamento di animali, contraffazione di passaporti canini e frode in commercio nei confronti di Daniele Giaroli, un 40enne reggiano.
A cura di S. P.
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Tre anni di reclusione, senza concessione delle attenuanti, come in primo grado e in appello. È questa la decisione della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna per maltrattamento di animali, contraffazione di passaporti canini e frode in commercio, nei confronti di Daniele Giaroli, un uomo di quaranta anni di Montecchio Emilia (Reggio Emilia).  Il verdetto, depositato lunedì dalla Suprema Corte, si riferisce a 112 cuccioli di diverse razze e di età inferiore ai tre mesi che furono trovati nel febbraio del 2009 in un casolare fatiscente del lodigiano. Giaroli aveva messo i cani in alcune casse di plastica e li aveva lasciati al freddo, senza alcun accudimento, in condizioni che favorivano la diffusione dei virus.

Confermata anche una provvisionale di 15mila euro – Alcuni dei cuccioli ammalati erano stati trasferiti in un’altra stanza dove cadeva acqua dal soffitto e le vaccinazioni antirabbiche premature avevano provocato la morte di trenta cuccioli. I cani più fortunati, quelli sopravvissuti dopo il blitz delle forze dell’ordine nel casolare, sono stati dati in affidamento ad alcune famiglie. Oltre alla condanna a tre anni di reclusione è stata anche confermata, in favore della Lav che si era costituita parte civile nel processo, una provvisionale di 15000 euro. Giaroli era noto alle forze dell'ordine per aver “importato” più volte illegalmente dall'Ungheria cuccioli di cane tolti precocemente alle mamme e tenuti in condizioni drammatiche.

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