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Nutre i figli solo con Coca Cola, loro perdono sette denti: condannato

Un uomo di Limoges, in Francia, è stato condannato a tre mesi di carcere per maltrattamenti ai figli: i bambini non sono in grado di distinguere la carne dalle verdure e sono stati nutriti prevalentemente con Coca Cola. Uno ha perso sette denti, l’altro è diventato muto.
A cura di Davide Falcioni
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Un uomo di Limoges, in Francia, è stato arrestato con l'accusa di aver nutrito i suoi due figli, di tre e quattro anni, quasi esclusivamente dando a bere loro Coca Cola. L'uomo – dedito all'alcolismo – è stato condannato a tre mesi di carcere.

Le condizioni dei due bambini da tempo apparivano decisamente precarie: il più grandicello dei due infatti ha perso  sette denti, corrosi dagli zuccheri in eccesso, mentre il secondo è di fatto diventato muto. Entrambi hanno necessità di cure mediche e aiuto psicologico. Responsabile delle loro condizioni è stato giudicato il padre, condannato a tre mesi di reclusione dal tribunale penale di Limoges per aver mancato agli obblighi parentali tra il 2016 e il 2018 . Nell'udienza del 19 ottobre è stato descritto come violento verso i bimbi e la madre.

Il legale dell'uomo davanti ai giudici ha sottolineato che "il contesto, tinto d'alcolismo, è molto particolare. Il padre non è in grado di leggere, scrivere o contare, non si rende conto della situazione e spende tutto il sussidio in alcool. In certi giorni la famiglia non aveva cibo. Nient'altro a disposizione che la Coca Cola". Il vice-procuratore Bruno Robinet ha dichiarato che "i servizi sociali hanno incontrato un rifiuto (in riferimento all'uomo). Nell'appartamento non c'era niente, neanche il frigo. I bambini dormivano su un materasso senza coperture e non avevano giocattoli. Il padre li nutriva con dolcetti e Coca. Erano completamente abbandonati a sé stessi".

In seguito alla segnalazione dei servizi sociali alla Procura, i bambini sono stati portati a famiglie affidatarie. "Al più grande si doveva spiegare quali fossero le verdure e quale la carne"; il più piccolo, affidato a un'altra famiglia, "non dice una parola", riferisce l'avvocato. Spetterà a una serie di perizie quantificare il danno e rilevare quali conseguenze avranno sul piano psicologico in questi primi anni della loro vita.

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