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Nuoro, ragazzo disabile bullizzato dai coetanei: preso a sassate dal branco

Un ragazzo disabile è stato preso a sassate da un gruppo di coetanei: l’episodio è avvenuto nel nuorese. A scoprire quanto accaduto è stato il padre del giovane. La madre ha quindi rivolto un messaggio ai bulli: “Ma cosa vi ha fatto di male? Mio figlio non deve avere paura di uscire di casa e io devo stare serena quando esce. Prendetevene cura, rispettatelo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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È stato preso a sassate dal branco. Per gioco. La vittima è un giovane disabile e la sua vicenda viene raccontata da La Nuova Sardegna. Il ragazzo si era seduto in disparte a guardare altri giovani mentre giocavano a pallone. L’episodio è avvenuto nel campetto polivalente delle scuole elementari di un paese in provincia di Nuoro. Secondo quanto ricostruito, il ragazzo era già stato in passato vittima di atti di bullismo simili. In paese sono stati molti ad esprimere la loro solidarietà ai genitori del ragazzo. E la madre è scesa in campo in prima persona con un video diffuso sui social network, il cui messaggio è chiaro: “Ma cosa vi ha fatto di male?”, chiede la donna.

La madre della vittima del lancio di sassi scrive: “Mio figlio non deve avere paura di uscire di casa, lui ama passeggiare e passeggia spesso da solo. E io devo stare serena quando esce. Prendetevene cura, rispettatelo. E se non volete fare amicizia con lui, ignoratelo, ma rispettatelo”. A scoprire quanto avvenuto è stato il padre della giovane vittima, che ha visto i coetanei del figlio con le pietre in mano. Per salvaguardare il ragazzo, La Nuova Sardegna non ha fornito dettagli precisi sull’identità del ragazzo né sul paese in cui i fatti sono avvenuti. La madre del ragazzo si è limitata a spiegare che i protagonisti dell’atto di bullismo hanno tra i 14 e i 17 anni.

La donna si è rivolta, nel suo messaggio, ai bulli: “Qualche anno fa asciugavo alcuni calici di cristallo e voi sapete che il cristallo è molto delicato. Pensavo di averci messo abbastanza cura invece ne ho rotto uno. Quel ragazzo, al quale avete lanciato le pietre, è un ragazzo di cristallo. E sapete perché il cristallo è cosi prezioso ? Per la luce che emana. Io pensavo di lanciarvi una sfida d’amore ma voi non avete la voglia di cogliere questa bellezza guardando in faccia le persone. Si comincia sempre con il rispetto. Poi, se avrete voglia di scoprire le persone, guardatele in faccia senza lanciargli pietre. Ci vuole forza, coraggio, determinazione per crescere e per rispettare le proprie fragilità e quelle degli altri”.

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