2 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Novara, il Comune leghista nega il corso di nuoto ai migranti: interviene la Regione

Per il capogruppo del Carroccio era discriminazione contro gli italiani ma l’amministrazione dice che è per regolamento, è polemica con l’assessorato alle pari opportunità della Regione.
A cura di Antonio Palma
2 CONDIVISIONI
Immagine

È guerra aperta tra comune di Novara e Regione Piemonte dopo che l'amministrazione comunale a guida leghista ha improvvisamente deciso di negare ai migranti  un corso di nuoto che si doveva tenere nelle locale piscina comunale.  Tutto è nato quando una cooperativa che lavora coni migranti ha chiesto di poter tenere lezioni di nuoto per richiedenti asilo nella struttura pubblica. Un’idea nata dopo che solo nello scorso anno tre di loro sono morti affogati nel fiume Ticino e nei canali circostanti. Dopo aver concesso l'ok, però, alla prima delle dieci lezioni l'amministrazione locale ci ha ripensato e ha ritirato l'autorizzazione. Una decisione subito rivendicata dal capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale, Matteo Marnati, che su facebook ha scritto: "Abbiamo bloccato una discriminazione contro gli italiani, sono contro le attività delle cooperative che si dedicano solo ai migranti. Il motivo del corso era evitare incidenti sul Ticino e al lago? Ma annegano anche gli italiani".

Una presa di posizione che non è piaciuta all’assessorato alle pari opportunità della Regione guidata da Monica Cerutti che ora ha portato il caso al Centro regionale antidiscriminazione. "Le motivazioni portate dall'amministrazione sono apparentemente tecniche salutate però con soddisfazione dal capogruppo leghista della maggioranza in Consiglio Comunale perché, a suo dire, si è intervenuti contro una "discriminazione verso gli italiani. Potrebbe trattarsi di discriminazione indiretta, perché non agita direttamente, pur avendo chiaro un fine discriminatorio nei confronti di giovani richiedenti asilo" ha affermato infatti l’assessore della giunta Chiamparino, aggiungendo: "Crediamo dunque ci siano tutti gli elementi per aprire un caso al nostro Centro regionale antidiscriminazioni e poter approfondire cosa sia veramente successo"

Dal comune di Novara ovviamente rigettano ogni accusa di discriminazione e, secondo  l'assessore locale allo sport, Federico Perugini, la decisione è dovuta unicamente al fatto che "il 6 marzo l'amministrazione ha istituto la scuola di nuoto comunale che gestisce in esclusiva i corsi all'interno dell'impianto", quindi nessuna lezione extra è possibile anche se "i migranti potranno comunque iscriversi ai corsi comunali". Lo stesso capogruppo leghista ha rilanciato: "Il comune di Novara ha fatto rispettare solo le regole. il nostro giudizio politico è solo etico e di opportunità.  Questa attenzione solo nei confronti dei migranti ci lascia davvero perplessi. Un immigrato dovrebbe avere altre priorità nella vita"

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views