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Non vuole lavorare il 31 dicembre, l’azienda per punizione la trasferisce a 100 km di distanza

La dipendente del discount Eurospin di Susa lo scorso 14 dicembre ha comunicato di non essere disponibile a lavorare il prossimo 31 dicembre, scelta legittima prevista dal contratto. Il giorno successivo, l’azienda le ha comunicato il trasferimento a cento chilometri di distanza.
A cura di Charlotte Matteini
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Poche settimane fa, Laura (nome di fantasia, ndr) ha comunicato alla sua azienda di non essere disponibile a lavorare la domenica di San Silvestro, il prossimo 31 dicembre. Laura si è avvalsa della facoltà concessa dal suo contratto, che prevede il lavoro nei giorni festivi solo su base volontaria, dunque senza la possibilità per l'azienda di obbligare un qualsiasi dipendente a prestare servizio. Stando a quanto però denuncia il sindacato Cisl, Eurospin di Susa – l'azienda in cui Laura lavora – non avrebbe ben accolto la scelta della dipendente e il giorno successivo le avrebbe comunicato il trasferimento in un punto vendita a 100 chilometri di distanza.

Laura lavora da dodici anni per il discount, ha 40 anni, due figli piccoli e un marito al momento disoccupato dopo il fallimento dell'azienda per cui lavorava, dunque il trasferimento pone non pochi problemi alla lavoratrice, che ovviamente si è subito opposta alla decisione. Inoltre, Laura gode ancora di un vecchio contratto che non prevede il lavoro domenicale, ma solamente dal lunedì al sabato, dunque la decisione di non prestare servizio domenica 31 dicembre sarebbe ancor più legittima, spiegano i sindacati.

Secondo quanto ricostrutito finora, comunicata il 14 dicembre la decisione di non lavorare nel giorno festivo, Laura avrebbe ricevuto la comunicazione del trasferimento il successivo 15 dicembre: da lunedì 18 dicembre avrebbe lavorato per una settimana nella sede di Cuorgnè, a 98 chilometri di distanza da Susa. Laura ha interpretato questa scelta come una punizione e ha denunciato l’episodio al sindacato: "Abbiamo scioperato per il comportamento scorretto e antisindacale dell’azienda. Durante il presidio organizzato davanti al supermercato di Susa, abbiamo raccolto anche la solidarietà dei clienti: molti di loro hanno scelto di non entrare nel discount e di non fare acquisti in segno di protesta contro la decisione dell’azienda", ha spiegato Cisl. Al momento da parte dell'azienda nessuna replica.

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