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Non vuole fare i compiti a casa: a 9 anni il fratello e la sorella lo ammazzano di botte

Tragedia a Mulhouse, in Francia, dove un bambino di 9 anni è stato ucciso a botte dai suoi familiari per non aver fatto i compiti a casa. Per l’omicidio sono stati arrestati la madre, la sorella ventenne, il fratello di 19 anni e la fidanzata di quest’ultimo.
A cura di Ida Artiaco
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Lo hanno picchiato a morte solo perché si rifiutava di fare i compiti. È stato massacrato così lo scorso 17 settembre dai suoi familiari un bambino di 9 anni di Mulhouse, cittadina francese non lontano dai confini con Svizzera e Germania. Ma solo pochi giorni fa, esattamente martedì 20 novembre, sono stati arresti per l'omicidio la madre, che non era presente quando il bambino è stato ucciso ma è stata comunque presa in custodia per essere interrogata, la sorella ventenne e il fratello 19enne, più la fidanzata di quest'ultimo. Come riporta la stampa locale, secondo gli inquirenti alla base del tragico gesto ci sarebbe proprio il rifiuto da parte del piccolo di studiare, anche se la dinamica è ancora tutta da confermare.

Di certo, dagli esami dell'autopsia si sa che la causa della morte del bambino di 9 anni, che frequentava la scuola elementare della Cour de Lorraine, è stato il pestaggio, avvenuto con l'utilizzo anche di un oggetto contundente, molto probabilmente un manico di scopa. Pare che sia stato proprio il fratello maggiore a dare i colpi mortali, mentre la sua fidanzata e la sorella assistevano impassibili alla scena, seguendo le disposizioni della madre, che non era in casa: "Se non finisce i compiti colpiscilo". Quando i parenti, che più di chiunque altro avrebbero dovuto proteggerlo, si sono accorti che le condizioni del piccolo erano drammatiche hanno chiamato i soccorsi, ma i paramedici non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso del piccolo, che aveva intanto avuto un arresto cardiaco. Non resta che aspettare l'inizio del processo a loro carico per scoprire la verità su quanto accaduto.

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