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“Non sanno chi hanno ucciso, era mente geniale”, il ricordo dell’11enne ucciso in Sri Lanka

Il commosso ricordo del padre di Kieran Shafritz de Zoysa, una delle oltre trecento vittime degli attentati che hanno colpito lo Sri Lanka il giorno di Pasqua. Il ragazzino cittadino statunitense, era arrivato nel Paese per un semestre di studio all’estero e alloggiava insieme alla madre in uno degli alberghi colpiti dagli attentatori.
A cura di Antonio Palma
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"Non so cosa ci sia nella mente di un terrorista, ma sono sicuro che non sanno chi hanno portato via, non sanno cosa hanno portato via al mondo", è lo straziante ricordo che Alexander Arrow ha voluto riservare la figlio undicenne Kieran Shafritz de Zoysa, una delle oltre trecento vittime degli attentati che hanno colpito lo Sri Lanka il giorno di Pasqua. Il ragazzino, cittadino statunitense, era arrivato nel Paese per un semestre di studio all’estero e alloggiava insieme alla madre in uno degli alberghi colpiti dagli attentatori, il Cinnamon Grand Colombo. "Hanno portato via una grande mente che sarebbe diventato un neuroscienziato e avrebbe lavorato per sconfiggere le malattie del morbo di Alzheimer" ha dichiarato il padre di Kieran. L'uomo d'affari, che vive a San Diego in California, aveva sentito il figlio l'ultima volta meno di un'ora prima che fosse ucciso da un kamikaze mentre era in fila per fare colazione.

"Mi ha detto ‘non posso parlare adesso' perché era in ascensore e stava andando a fare colazione. Circa un'ora dopoil mio telefono ha iniziato a squillare" ha ricordato Arrow in lacrime. Era la madre del piccolo che lo chiamava per informalo della terribile tragedia alla quale lei è miracolosamente sopravvissuta. Arrow ha detto che suo figlio stava terminando il semestre in Sri Lanka prima di tornare alla prestigiosa scuola Sidwell Friends a Washington DC, dove sperava di iscriversi al settimo anno il prossimo autunno. "Kieran aveva una passione per l'apprendimento, adorava i suoi amici, non vedeva l'ora di tornare per iniziare un nuovo anno scolastico alla Sidwell Friends". hanno annunciato dalla scuola in un messaggio di cordoglio per la prematura scomparsa del ragazzino.

"Stava imparando cinese, singalese e mandarino, amava il karate e suonare la tromba. Stava per dare un contributo importante a questo mondo ma ora non diventerà mai più un adolescente", ha ricordato l'uomo, concludendo: "I terroristi non sapevano chi stavano uccidendo, ma il mondo dovrebbe sapere chi ha perso".

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