Nicholas Carloni, morto a 20 anni in un incidente: il papà tra i primi ad intervenire sul posto
Tra i primi a sapere della morte di Nicholas Carloni, il ragazzo di 20 anni deceduto sulla via di casa, tra Santa Veneranda e il Trebbio della Sconfitta, mentre era alla guida della sua Mini Cooper, c'è stato suo padre: l'uomo, stando a quanto rivelato dalla moglie in un'intervista rilasciata al Messaggero, era da poco uscito quando si è imbattuto nel caos dei soccorsi. Ambulanze, camion dei vigili del fuoco, polizia municipale, tutti attorno alla Mini del figlio ridotta a un ammasso di lamiere. "Mio marito ha cominciato a cercarlo dappertutto – spiega mamma Michela – e quando ha capito che sull’ambulanza non c’era… ".
La donna aveva visto il figlio per l'ultima volta mercoledì alla fine del pranzo, poche ore prima dell'incidente: "Andava di fretta e ha salutato tutti come al solito con quel sorriso che lo rendeva unico. Come può essere imperscrutabile la vita: in tutto questo tempo ho sempre temuto che potesse succedere qualcosa a Daphne, alla piccolina e invece… ".
Sono ancora tutte da chiarire le cause dell'incidente in cui ha perso la vita il ventenne, così come le ragioni che ne hanno causato la morte. Oggi il pubblico ministero Silvia Cecchi affiderà al medico legale di Ancona Papi l’incarico per l'esame autoptico mentre l’ingegner Papa avrà il compito di verificare la dinamica dell’incidente. Nicholas Carloni avrebbe fatto tutto da solo uscendo di strada in un tratto rettilineo di un tragitto che pur buio e infido per i tornanti, conosceva bene. Forse la velocità, forse un ostacolo o un altro imprevisto.