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Netanyahu a Bruxelles: “Riconoscere Gerusalemme capitale è un passo verso la pace”

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato a Bruxelles l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, che ha commentato: “Si rispetti lo status internazionale di Gerusalemme”.
A cura di Davide Falcioni
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"Quanto il presidente Trump ha fatto è mettere i fatti sul tavolo per quello che sono. La pace è basata sul riconoscimento della realtà. E che Gerusalemme sia la capitale è evidente per tutti". A dichiararlo è il premier israeliano Benjamin Netanyahu che stamattina ha partecipato al consiglio degli affari esteri europeo, invitando a dare "una possibilità alla pace" col tentativo dell'amministrazione statunitense. "E' tempo che i palestinesi riconoscano che lo stato ebraico e che Gerusalemme è la sua capitale. Per tremila anni Gerusalemme è stata la capitale degli ebrei, dai tempi di re Davide. Noi non abbiamo mai perso il collegamento alla nostra storia. Un collegamento che è stato negato dalle forme dell'Onu e dell'Unesco e dalle risibili decisioni che cercano di negare la verità storica", ha affermato il premier israeliano, parlando in conferenza stampa con l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini. "Quanto il presidente Trump ha fatto, è mettere i fatti sul tavolo – evidenzia -. La pace è basata sul riconoscimento della realtà. Ora c'è uno sforzo dell'amministrazione Usa di portare avanti una nuova proposta di pace. Penso che dovremmo dare un'opportunità alla pace. Guardare ciò che viene presentato e vedere se si può andare avanti".

Mogherini: "Rispettare lo status internazionale di Gerusalemme"

Dal canto suo Federica Mogherini ha ribadito la volontà di "rispettare lo status internazionale di Gerusalemme" e condanna "nel modo più forte possibile tutti gli attacchi agli ebrei, in qualsiasi parte del mondo, incluso in Europa, e in Israele e verso i cittadini israeliani. Un aumento della violenza incendierebbe la regione e sarebbe un regalo agli estremisti e a quanti sono contrari a pace, sicurezza e vivere insieme". Nel frattempo sull'argomento il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ospite di Annunziata a  ‘In mezz'ora', ha spiegato la posizione del governo italiano: "Sono molto amico di Israele, sappiamo il valore storico di Gerusalemme. Ho detto al segretario di Stato americano che siamo molto preoccupati, abbiamo detto all'Onu che non condividiamo. Dagli Stati Uniti, che restano il nostro storico alleato, vogliamo, speriamo, auspichiamo che ci sia una carta giocata sul tavolo della pace, che sia unificante. Speriamo che questo faccia parte del discorso complessivo degli Stati Uniti".

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