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“Nessun genitore dovrebbe seppellire i figli”, il dolore di una mamma che ha perso 3 bambini

La tragedia di Alivia Stahl, di 9 anni, e dei fratelli gemelli di 6 anni Xzavier e Mason Ingle risale al 30 ottobre scorso. I tre bambini sono stati travolti e uccisi da un’auto mentre stavano per salire sullo scuolabus in una strada dell’Indiana. I genitori: “Ogni sera andiamo a dormire senza baci e abbracci e ogni mattina ci svegliamo desiderando sia stato solo un incubo”.
A cura di Susanna Picone
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Una madre che ha perso tre dei suoi figli travolti e uccisi da un’auto mentre stavano salendo sullo scuolabus ha ammesso che una gran parte di lei è morta quel giorno, il 30 ottobre scorso. “Un genitore non si aspetta mai di dover seppellire il proprio bambino”, ha detto la donna, Brittany Stahl, che insieme a suo marito Shane Ingle ha diffuso una dichiarazione tramite ABC News. Quel giorno, come tutte le mattine, Alivia Stahl, di 9 anni, stava raggiungendo l’autobus che avrebbe dovuto portarla a scuola insieme ai fratellini di sei anni, due gemelli che si chiamavano Xzavier e Mason Ingle. I tre fratelli, mano nella mano, sono stati travolti mentre stavano per salire sullo scuolabus in una strada rurale di Rochester, nello Stato dell’Indiana. Oltre a loro è stato investito anche un ragazzino di undici anni che è rimasto gravemente ferito. A bordo dell’auto che ha travolto e ucciso i bambini c’era una giovane di 24 anni, Alyssa Shepherd, che ha raccontato di non averli visti e che è stata poi accusata di omicidio colposo.

I genitori dei tre bambini hanno parlato di ognuno dei loro figli dicendo che tutti avevano dei sorrisi “contagiosi per chi li circondava”. Alivia era una bambina “premurosa e compassionevole” impaziente di poter festeggiare il suo decimo compleanno il 22 dicembre tanto da parlarne già da tempo: “Nostra figlia era un’anima così bella – così i genitori -. Amava aiutare e portare gioia agli altri, soprattutto amava occuparsi dei suoi adorati fratelli gemelli”. Mason, il “cocco di mamma”, era un bambino timido e premuroso e i suoi “abbracci avrebbero sciolto il cuore di chiunque”. Era anche un bambino molto curioso, che voleva imparare tutto del mondo che lo circondava. Il fratello Xzavier, legatissimo al padre, per i genitori aveva “una personalità unica”. Era un bambino con un gran senso dell’umorismo, era avventuroso e amava la vita all’aria aperta. “Ogni sera andiamo a dormire senza baci e abbracci e ogni mattina ci svegliamo desiderando sia stato solo un incubo – hanno detto i genitori -. Ci mancano così tanto, tutto è cambiato per sempre”. La coppia ha promesso di fare il possibile per mantenere vivi i ricordi dei loro figli e ha ringraziato tutti coloro che hanno pregato per loro e gli hanno dimostrato vicinanza. Il nonno dei bambini ha dichiarato che stanno cercando di ottenere una legge che possa migliorare le strade frequentate da scuolabus.

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