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Nel 2017 sono aumentate le pensioni: in media più di 1000 euro al mese per ogni lavoratore

Nel 2017 sono aumentati gli importi medi delle prestazioni pensionistiche erogate dall’Inps: per la prima volta la media degli assegni liquidati supera i 1000 euro mensili. Fanalino di coda i lavoratori parasubordinati, che in media percepiscono 221 euro al mese.
A cura di Charlotte Matteini
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Pensioni sempre più ricche per i pensionati italiani, anche se percepite più tardi rispetto a prima. Secondo quanto emerso dal recente rapporto Inps sui flussi di pensionamento del 2017, rispetto al 2016 i pensionati italiani hanno percepito in media pensioni più alte del 7,1%, passando dai 970 euro dell'anno precedente ai 1039 del 2017. Sale anche l'età media di decorrenza, passata da 66,4 anni del 2016 a 66,7 anni del 2017. Le pensioni erogate nel 2017 dall'Istituto di previdenza sociale sono dunque aumentate e per la prima volta i nuovi assegni pensionistici hanno importi medi superiori a 1000 euro mensili. Nel dettaglio, la media sintetizza posizioni molto diverse. I dipendenti hanno assegni da 1.293 euro mensili in media, oltre 100 euro in più rispetto a quanto erogato nel 2016, seguono gli artigiani con 1.009 euro. Per i parasubordinati la pensione media è di 221 euro, in crescita di 23 euro dai 198 medi del 2016.

L'età media di decorrenza è aumentata di tre mesi, passando dai 66,4 anni del 2016 ai 66,7 dell'anno scorso. L'Inps sottolinea che "per il 2017 sia i requisiti di età per la vecchiaia, sia quelli di anzianità per la pensione anticipata, sono rimasti immutati rispetto al 2016, anno quest'ultimo che aveva invece visto l'aumento di tutti i requisiti rispetto all'anno precedente di 4 mesi per effetto dell'incremento della speranza di vita e di ulteriori 18 mesi e 12 mesi rispettivamente per le lavoratrici dipendenti ed autonome".

Nel dettaglio, l'età di decorrenza per le pensioni di vecchiaia l'anno scorso è stata di 66,6 anni per gli uomini (come nel 2016) e di 64,8 per le donne (invece dei 64 anni dell'anno precedente) mentre le pensioni di anzianità sono scattate a 61,2 anni (61 nel 2016) per i lavoratori e a 59,9 per le lavoratrici (59,6 nel 2016). L'età per gli assegni di invalidità è invece rimasta invariata per gli uomini, attestandosi a 53,8 anni, mentre per le donne è aumentata dai 51,6 anni del 2016 ai 51,8 anni del 2017.

Nel 2017 è aumentato anche il numero delle prestazioni pensionistiche erogate: il numero di pensioni liquidate nel 2017 è passato dalle 486.076 del 2016 alle 516.706 dell'anno scorso (+6,2%). In aumento anche quelle di vecchiaia, pari a 155.592, + 24% rispetto alle 125.436 del 2016, mentre quelle anzianità/anticipate ammontano a 140.193 unità, +16,4% rispetto alle 120.371 dell'anno precedente. In calo invece le pensioni di invalidità – che passano dalle 51.424 del 2016 alle 41.432 del 2017 – e quelle ai superstiti, pari a 179.489 rispetto alle 188.848 dell'anno precedente.

Infine, nel 2017 sono aumentate anche le liquidazioni di pensioni sopra i 3mila euro mensili, passate dalle 16.015 del 2016 alle 20.041 certificate al 2 gennaio 2018. In calo le pensioni sotto i 500 euro, pari nel 2017 a 40.505 contro le 47.268 registrate nell'anno precedente; mentre salgono a 46.309 rispetto alle 43.701 registrate nel 2016 le pensioni tra i 1.000 e i 1.500 euro, così come aumentano a 34mila (rispetto alle 29.700 dell'anno precedente) quelle da 1.500 a 2.000 euro e le pensioni fino a 2.999 euro pari a 32.958, rispetto alle 28.910 del 2016.

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