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Nave mercantile italiana si incendia e affonda al largo della Francia: in salvo l’equipaggio

La nave Grande America per lunghe ore è stata in balia del mare al largo della Francia dopo essere andata a fuoco. Infine è affondata nel pomeriggio di martedì con tutti i suoi container e il suo carico di materiale. Le autorità francesi ora temono il rischio inquinamento a causa degli sversamenti di carburante.
A cura di Antonio Palma
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Non c'è stato nulla da fare per il Grande America, il mercantile italiano che per lunghe ore è stato in balia del  mare al largo della Francia dopo essere andato a fuoco. La nave della Grimaldi Lines si è inabissata nel pomeriggio di martedì al largo del Golfo di Biscaglia, a circa trecento chilometri a ovest delle coste bretoni. Fortunatamente sono tutti salvi i 27 membri dell'equipaggio che erano stati già soccorsi dalle autorità marittime locali e portati via durante lo spaventoso incendio a bordo. Le fiamme erano divampate nella notte tra domenica e lunedì, era subito scattato l'Sos e il comandante ha sperato che fosse possibile controllare l’incendio e proseguire la navigazione ma le fiamme si sono propagate e prima dell'alba l'equipaggio ha dovuto abbandonare la nave per poi essere recuperato dalla fregata britannica HMS Argyll che si trovava in zona.

Le fiamme hanno continuato a divorare la nave che si è piegata su un fianco e infine è affondata adagiandosi a circa quattro chilometri  di profondità trascinando con sé i numerosi veicoli parcheggiati sotto coperta e i tanti container che erano sui ponti superiori. Ora le autorità francesi temono Il rischio di inquinamento soprattutto per la perdita di carburante visto che la Grande America, lunga 214 metri,aveva appena rifornito tonnellate di carburante ad Amburgo ed era diretta a Casablanca. "Il rischio di inquinamento è molto alto. A cominciare dalla fuoriuscita dell’olio combustibile pesante dai serbatoi dell’imbarcazione" ha dichiarato infatti il ministro dell’Ecologia, François de Rugy, aggiungendo: "Vogliamo conoscere la natura esatta dei prodotti all’interno dei container, alcuni dei quali sono finiti in acqua ancora prima che la nave affondasse. Dobbiamo capire se sia necessario a questo punto mobilitare i nostri sottomarini".

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