Nave con 40 migranti a bordo: dopo 18 giorni Tunisia acconsente a sbarco

Si avvia finalmente a conclusione l'odissea della Sarost 5, la nave commerciale da 18 giorni in attesa di ottenere l'autorizzazione a sbarcare in un porto dopo aver portato a compimento il salvataggio di 40 migranti. Il premier tunisino Chahed ha acconsentito all'attracco a Zarzis della nave per "motivi umanitari" e la Tunisia, dunque, si farà carico dell'accoglienza dei 40 migranti. La Sarost 5 aveva messo in salvo i migranti che da giorni navigavano su un peschereccio ormai alla deriva, senza acqua e cibo e aveva chiesto alla Tunisia di poter sbarcare nel porto di Sfax. A un primo via libera era seguito un netto rifiuto, dal momento che, nelle valutazioni del governo di Tunisi, il salvataggio era avvenuto in una zona di competenza maltese. Il capitano della Sarost 5 aveva così chiesto indicazioni a Malta, ma La Valletta si è sempre rifiutata di autorizzare l'attracco in uno dei suoi porti.

Lo stallo era proseguito per giorni, con le condizioni a bordo che si aggravavano ora dopo ora, a causa del poco spazio a disposizione per i migranti, ma soprattutto alla scarsità di cibo e acqua. Un primo rifornimento di provviste era stato rifiutato dall'equipaggio, che temeva che la situazione di stallo potesse continuare troppo a lungo e puntava a ottenere il permesso di sbarco da Tunisi o la disponibilità da qualche stato europeo. Ora la svolta, comunicata al Parlamento dal premier tunisino proprio nel giorno in cui il nuovo ministro dell'Interno chiederà la fiducia.