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Nata senza braccia, Jessica pilota aerei coi piedi: “Con le protesi mi sento innaturale”

La storia di Jessica Cox, 36enne statunitense di Phoenix che fin dall’infanzia ha imparato a usare i piedi per fare qualsiasi cosa arrivando infine ad ottenere anche il brevetto di volto per piccoli aerei. “Non ho mai amato le protesi, mi sentivo innaturale. Per tutta la vita ho desiderato sentirmi normale” ha spiegato la donna.
A cura di A. P.
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A causa di una malformazione è venuta al mondo senza le braccia ma nella sua vita non si è mai arresa e ha imparato a fare tutto quello che le serviva con gli unici arti che le erano rimasti: le gambe e i piedi. Una forza di volontà che l'ha portata anche a coronare uno dei suoi sogni da bambina, quello di diventare un pilota di aerei e poter volare. È la storia di Jessica Cox, 36enne statunitense di Phoenix, nello stato dell' Arizona, che è riuscita ottenere il brevetto di volo per velivoli monomotore che guida senza alcuna protesi ma solo con i piedi. Del resto la donna fin dall'infanzia ha dimostrato di non voler rimanere indietro a nessuno tanto che, oltre a tutte le attività quotidiane come mangiare, con i piedi ha imparato anche a suonare il piano, guidare una macchina, prendere il brevetto da sub e diventare cintura nera di taekwondo.

"Non ho mai amato le protesi, mi sentivo innaturale. Per tutta la vita ho desiderato sentirmi normale, tante volte mi sono sentita dire che non potevo fare quello o quell’altro a causa della mia condizione  ma non mi sono mai arresa"  ha ricordato Jessica, aggiungendo: "Con la mia storia voglio spronare tutte le persone con disabilità e dire loro che se si vuole si può realizzare tutto". Certo fondamentale è sempre il sostegno di chi ti sta vicino come è capitato a lei che fin dall'infanzia ha trovato genitori pronti a sostenerla in ogni impresa. "Anche se qualcosa fa paura è importante affrontarlo" ha sottolineato la trentaseienne, ricordando che nulla è stato facile ma tutto è superabile. "Per imparare a pilotare un aereo ho avuto molti istruttori, bisognava capire come avrei potuto pilotare e non è stato semplice trovare l’aereo giusto per me. Molti erano dubbiosi sul fatto che fosse possibile pilotare un aereo con i piedi" ha ricordato ancora la donna.

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