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Nasce “+Europa”, la lista europeista dei Radicali italiani e Benedetto Della Vedova

“Le leggi elettorali nel nostro Paese vengono fatte da chi sta già in Parlamento per rimanerci”. È la denuncia fatta da Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani, che denuncia il poco tempo a disposizione per raccogliere le firme per la nuova lista “+Europa”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Si chiama "+Europa", e vuole essere una proposta elettorale per rilanciare il progetto degli Stati uniti d'Europa e dell'integrazione europea. La lista è il frutto del matrimonio tra Radicali italiani Forza Europa, l'aggregazione lanciata da Benedetto Della Vedova. "+Europa", e il simbolo colorato, sono stati presentati questa mattina in una conferenza stampa da Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e dal segretario di Radicali italiani Riccardo Magi. Nel logo il segno "più" giallo si sovrappone alla lettera "E" in blu, un accostamento che vuole richiamare la bandiera europea, con le 12 stelle.

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"Le prossime elezioni politiche ed europee saranno per la prima volta il confronto tra chi vuole tornare a chiudersi nei confini nazionali e chi invece crede nel progetto europeo" – ha detto Riccardo Magi – "Vogliamo rilanciare gli Stati Uniti d'Europa come unica dimensione in cui si possono rilanciare i grandi temi del nostro tempo e combattere i nazionalismi che stanno tornando prepotentemente. Vogliamo porci contro l'anti-europeismo che sta prendendo piede, in modo più o meno strisciante, in tutte le altre forze politiche"

Uno scontro, ha sottolineato Della Vedova "tra apertura e chiusura, che chi è pro e chi è contro la Ue che è per noi l'unico futuro migliore: la Ue è l'unico spazio dove dobbiamo stare". "Vogliamo mettere sul tavolo la scelta europea – ha spiegato Emma Bonino – "Più Europa vuol dire più pace, più sicurezza, più diritti, più crescita, più cultura e più libertà".

E proprio Bonino, secondo cui il dialogo con il Pd "si è fermato" all'ultimo incontro con Matteo Renzi, la scorsa settimana, lancia un appello rispetto alle firme da raccogliere per la presentazione delle liste: "Si tratta di un numero enorme, e visto che non sappiamo ancora né quando si vota né come sono fatti i collegi, il tempo a disposizione sarà brevissimo, anche perché andranno raccolte in inverno, praticamente sotto le feste. Insomma, il sistema è altamente preclusivo per le nuove formazioni".

"Non vogliamo rassegnarci a quello che crediamo sia un problema di democrazia, non chiediamo un favore. Noi poniamo un problema che è quello di tutte le forze politiche e delle liste che non sono già rappresentate in Parlamento – spiega Riccardo Magi a Fanpage.it – "Questa situazione è aggravata dal fatto che la legge elettorale è cambiata a pochi mesi dal voto e in più ancora oggi non si conoscono i collegi, per i quali il termine è stato fissato alla metà di dicembre. Quindi per noi è una corsa contro il tempo, dobbiamo raccogliere queste firme tra la fine di dicembre, a ridosso delle feste, e la fine di gennaio, se si andrà a votare, come sembra, i primi di marzo". I componenti di "+Europa" si sono rivolti al premier Gentiloni con una lettera per chiedere un intervento del governo, per garantire ai cittadini cioè la possibilità di vedere sulla scheda anche liste di partiti diverse da quelle che si trovano già in Parlamento. Inoltre hanno lanciato oggi il sito www.piueuropa.eu, in cui c'è un video appello di Emma Bonino, in cui si possono segnalare le eventuali disponibilità da parte dei cittadini per attivarsi nelle varie zone d'Italia e cominciare a costituire così i comitati.

Quanto alle alleanze possibili in vista del voto Riccardo Magi ha ribadito che questa è un'iniziativa autonoma: "Questa brutta legge elettorale di fatto non prevede alleanze, non è previsto un programma comune di una coalizione, non è prevista l'indicazione di una figura di riferimento di un premier, è prevista solo la figura di un capo politico della lista, nel nostro caso la leadership è di Emma Bonino. In questa situazione abbiamo avuto un incontro solo con il Pd, che è stato fallimentare. Al momento non c'è nessuna trattativa". Sulla stessa scia Bonino ribadisce che non c'è "nessun ragionamento" con Pisapia; e in ogni caso che "nulla è deciso: tutti i pallini sono in movimento visto che praticamente non si conoscono ancora le regole del gioco, e tutto è in fieri".

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