248 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Stupra una ragazzina insieme all’amico, la condanna arriva dopo 15 anni

Un 35enne è stato arrestato a Melito (Napoli) per uno stupro di gruppo avvenuto nel 2008 a Venezia: deve scontare 4 anni, la sentenza definitiva 15 anni dopo.
A cura di Nico Falco
248 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Quindici anni fa, quando aveva 21 anni, stuprò insieme ad un coetaneo una ragazzina che non aveva ancora compiuto 16 anni a Venezia. Denuncia partita subito dopo, poi il processo, infine l'ordine di carcerazione emesso soltanto nel maggio scorso: S. A., oggi 35 anni, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile nella sua abitazione di Melito, in provincia di Napoli, a seguito della condanna a 4 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici per violenza sessuale di gruppo.

Il fatto risale al gennaio 2008, vittima una 15enne del posto, che quel giorno aveva marinato la scuola. Era alla stazione ferroviaria quando un amico le telefonò e la invitò nella sua casa di Mestre, dove i due furono poi raggiunti da S. A., che all'epoca viveva in provincia di Venezia. Il resto è stato cristallizzato nella ricostruzione degli inquirenti: i due ragazzi avrebbero provato a guardare con lei un film porno ma la giovane si sarebbe rifiutata, insistendo affinché fosse spento il videoregistratore, e a quel punto l'avrebbero portata nella stanza da letto. E, mentre uno l'avrebbe trattenuta e palpeggiata, l'altro l'avrebbe violentata. Nel corso del primo interrogatorio i due ragazzi avevano confermato sostanzialmente l'accaduto, successivamente però avevano cambiato versione parlando di confessione estorta e sostenendo che la ragazza fosse consenziente.

Da lì la battaglia processuale: se la difesa sosteneva che la ragazza non si era opposta, e che era andata in quella casa volontariamente, l'accusa replicava che accettare un invito non equivaleva ad accettare un rapporto sessuale e che la 15enne si era rifiutata già di vedere il film porno con loro. La condanna in primo grado era arrivata nel 2010: cinque anni di reclusione per entrambi. Per la definitiva sono passati oltre 10 anni: per l'altro giovane la sentenza è diventata definitiva nel marzo 2020 (anche in quel caso ridotta di un anno rispetto al primo grado, con l'ordine eseguito nel luglio successivo), per il 35enne invece l'ordine di carcerazione è stato emesso lo scorso 10 maggio dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia – Ufficio Esecuzioni Penali.

248 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views