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Domani al Pan libro ed evento per ricordare Fabio De Pandi, ucciso dalla camorra a 11 anni

Al Museo Pan di Napoli, in occasione del 31esimo anniversario dell’omicidio di Fabio De Pandi, sarà presentato il libro “Il Piccolo Principe”, dedicato alla sua memoria.
A cura di Valerio Papadia
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Fabio De Pandi è una delle vittime innocenti di camorra più giovani: aveva soltanto 11 anni quando fu ammazzato da un proiettile vagante al Rione Traiano, periferia occidentale di Napoli, il 21 luglio del 1991. Ecco perché domani, a 31 anni di distanza dalla sua scomparsa, la memoria di Fabio De Pandi sarà onorata al Museo Pan di Napoli, dove sarà presentato il libro "Il piccolo principe", scritto dal giornalista Raffaele Sardo ed edito da Iod Edizioni, che ha dedicato tutto il suo lavoro alle vittime innocenti della criminalità organizzata e a tenere viva la loro memoria.

L'evento in memoria del piccolo Fabio si terrà all'interno della Sala della Mehari e della Memoria del Pan, in cui è custodita la Mehari verde di Giancarlo Siani, l'auto in cui il giornalista napoletano venne ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985: saranno letti alcuni brani del libro, che poi sarà dato in omaggio a tutti i presenti. "Sì, il nostro dolore, per quanto gli altri lo possano immaginare, non possono mai capirlo come chi l’ha vissuto sulla propria pelle" racconta Gaetano De Pandi, padre di Fabio.

L'omicidio di Fabio De Pandi

È la sera del 21 luglio 1991. Fa caldo a Napoli, soprattutto tra i palazzoni del Rione Traiano, complesso di case popolari tra Soccavo e Fuorigrotta, periferia Ovest della città. La famiglia De Pandi si trova lì in visita ad alcuni amici. Stanno risalendo in auto per tornare a casa quando cominciano a piovere pallottole: un commando di camorra spara nel tentativo di uccidere un rivale. Fabio, che da poco ha compiuto 11 anni, viene colpito: sente dolore, poi chiude gli occhi. Il padre, disperato, guida più in fretta che può verso il Pronto Soccorso dell'ospedale San Paolo, ma per Fabio non c'è più niente da fare: il bimbo è morto dissanguato.

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