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Scudetto Napoli 2023

Scudetto del Napoli, no dell’Arcidiocesi a cori da stadio, sciarpe e bandiere nelle chiese

Una nota dell’Ufficio Liturgico dell’Arcidiocesi di Napoli raccomanda ai sacerdoti di essere “prudenti, moderati, sobri durante le celebrazioni liturgiche”.
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No a cori da stadio nelle chiese durante o al termine delle messe, divieto di esposizione di esporre scudetti o altri simboli calcistici sull’altare, proibito portare sciarpe e bandiere sportive durante le processioni. In vista della grande festa di domenica, in cui i tifosi del Napoli celebreranno, come d’altronde fanno da un mese, la vittoria del terzo scudetto, arriva l’altolà della Chiesa cattolica a chi vorrebbe mischiare il sacro ed il profano.

Una nota dell’Ufficio Liturgico dell’Arcidiocesi di Napoli, guidato dal monsignor Nicola Longobardi, rivolta ai parroci ed i sacerdoti partenopei e scritta su mandato diretto dell’arcivescovo Domenico Battaglia, raccomanda di essere “prudenti, moderati, sobri durante le celebrazioni liturgiche, evitando assolutamente di snaturarle introducendo segni, canti, simboli che non esprimano direttamente il mistero pasquale di Cristo che celebriamo.”

Nelle scorse settimane, infatti, sui social sono apparsi diversi video di sacerdoti che, durante le messe, saltellavano intonando cori a favore di Osimhen e compagni e foto di bandiere con il ciuccio proprio sotto gli altari. Ci sono parrocchie in cui enormi scudetti con il numero tre hanno trovato spazio a fianco, se non al posto, di crocifissi e statue di madonne, altre in cui i preti, durante la celebrazione, hanno intonato e fatto intonare ai fedeli la canzone “Sarò con te e tu non devi mollare.” Gesti che, senza un freno, rischiano di ripetersi, probabilmente addirittura in modo amplificato, anche domenica prossima creando sconcerto almeno in una parte della comunità dei fedeli cattolici.

Eccessi che hanno spinto la curia partenopea ad intervenire con un comunicato molto drastico, notando che i filmati hanno suscitato senza dubbio ilarità, ma anche “una riflessione sulla loro opportunità e liceità, se non addirittura, in alcuni casi, un senso di sgomento e disorientamento.” Basti pensare che molti sacerdoti hanno già annunciato, spesso con la scusa di presunti motivi di ordine pubblico, l’annullamento delle messe vespertine domenicali per lasciare spazio alla festa di domenica sera: le celebrazioni si sarebbero, infatti, tenute in contemporanea a Napoli – Sampdoria.

“Non mancheranno momenti e luoghi diversi da quelli ricordati per unirci alla gioia della nostra gente” chiarisce l’Arcidiocesi di Napoli e l’invito diventa netto: no a commistioni tra liturgia religiosa e festa pagana, anche se lo scudetto è stato atteso per più di trent’anni.

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