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Santa Lucia, biglietto del prete contro la sosta selvaggia: non occupate il posto, serve alla chiesa

Parcheggia l’auto in sosta selvaggia nello stallo riservato al camioncino che per conto della Parrocchia trasporta il cibo per i poveri. E il prete gli lascia un biglietto di avviso sul parabrezza dell’auto in sosta selvaggia. È accaduto davanti alla Basilica Pontificia di Santa Lucia a Mare, nell’omonimo borgo di Napoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Parcheggia l'auto in sosta selvaggia nello stallo riservato al camioncino che per conto della Parrocchia trasporta il cibo per i poveri. E il prete gli lascia un biglietto di avviso sul parabrezza dell'auto in sosta selvaggia. È accaduto davanti alla Basilica Pontificia di Santa Lucia a Mare, nell'omonimo borgo di Napoli. La chiesa ospita anche la Mensa della fraternità, gestita dalla Caritas della Parrocchia, che tutti i giorni grazie al lavoro dei volontari, fornisce il pasto a 70-80 persone che vivono in condizioni di disagio. Nella parrocchia di Santa Lucia è sempre possibile trovare accoglienza, calore umano e un pasto caldo. Da alcuni anni, grazie ad un accordo con il Comune di Napoli, la basilica ha avuto uno stallo dedicato per la sosta con le strisce gialle, usato anche dal camioncino che porta i viveri per i poveri della Caritas. Ma spesso il posto è occupato da altre auto private che vi parcheggiano in sosta selvaggia.

Il biglietto del prete sull'auto in sosta selvaggia

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Siccome l'episodio si ripete spesso, sul parabrezza dell'auto parcheggiata in sosta selvaggia è stato lasciato un biglietto con questa scritta: “Gentile signore, questo posto auto è riservato, come può vedere dalla segnaletica, al mezzo di trasporto della Chiesa di Santa Lucia a Mare. Lei lo occupa abitualmente creandoci notevole disagio. Ci sono voluti alcuni anni di intese con l'amministrazione municipale per ottenere questo posto di servizio. La prossima volta che lei occuperà, sarò costretto, mio malgrado, a chiamare la polizia locale e far liberare il posto con conseguenze che certamente lei conosce”. Una sorta di monito per sperare che il posto auto sia lasciato a chi ne ha diritto la prossima volta.

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