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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di Cittadinanza abolito: “Non si possono abbandonare i poveri”, parla il sindaco di Napoli Manfredi

Il primo cittadino partenopeo: “C’è gente che non può fare la spesa. I poveri stanno aumentando. Ci sono percettori di Rdc anche al Nord. Energia e istruzione fuori dall’Autonomia differenziata”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Sul reddito di cittadinanza ci vuole grande attenzione. Dimenticare i poveri non è degno di un grande Paese e in un momento di difficoltà economica così grande non possiamo lasciare le famiglie senza reddito". A parlare è il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenuto a Skytg24. Il primo cittadino è molto cauto sull'annuncio del Governo Meloni di abolire il RdC a partire dal 2024. "Lasciare le famiglie senza reddito – dice – significa persone che non hanno risorse per poter fare la spesa, per poter mangiare e poter avere quel minimo di dignità all'interno delle nostre comunità". Manfredi oggi ha partecipato anche alla assemblea nazionale dell'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni, a Bergamo.

Manfredi: "Ci sono percettori di Rdc anche al Nord"

Un problema non di poco conto a Napoli, dove si conta il maggior numero di percettori di Reddito di Cittadinanza d'Italia. Anche se Manfredi precisa come "ci sono più percettori al Sud ma ci sono anche al Nord: il reddito di cittadinanza è in Lombardia, in Veneto, in Emilia. Le aree più marginali e le fasce sociali più marginali del Paese non sono solo al Mezzogiorno".

Per Manfredi bisogna "combattere ovviamente gli sprechi e gli abusi, potenziamo le politiche di sostegno al lavoro". Ma, aggiunge, "non lasciamo indietro le persone che sono in difficoltà. Non possiamo negare che la povertà sta crescendo, far finta che non succede niente e che i poveri li possiamo dimenticare non è un'azione degna di un grande Paese democratico, soprattutto in un momento di difficoltà come questo".

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"Energia e istruzione fuori dall'Autonomia differenziata"

Manfredi, nel corso del convegno dell'Anci, ha parlato anche di Autonomia differenziata tra le Regioni, la proposta di riforma all'attenzione del ministro Calderoli. "Non è possibile pensare che ognuno possa fare la sua politica dell'energia o dell'istruzione – ha detto il sindaco di Napoli – Non è pensabile che ogni regione possa agire in maniera indipendente: è anti storico e irrealistico. La vera sfida del paese è ridurre i divari, che non sono solo quelli tra Nord e sud ma tra centro e periferia. L'Italia è il Paese europeo che ha il più grande divario di istruzione al suo interno".

"Noi – ha aggiunto – abbiamo la più alta percentuale di giovani che non studiano e non lavorano. Dunque, bisogna fare delle politiche attive per migliorare l'istruzione". "Queste – conclude – sono grandi politiche nazionali che non possono essere lasciate alle singole regioni, anzi, devono essere interpretate in una dimensione Europea". Manfredi ha precisato di "non essere contrario all'autonomia come principio generale, perché è un valore, ma il tema è come si fa e per cosa si fa".

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