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Questura Napoli, ancora centinaia in fila all’ufficio immigrazione di via Ferraris

Ancora assembramenti all’esterno dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli, in via Galileo Ferraris, dove da stamattina si sono formate lunghe code con centinaia di utenti in attesa di entrare. Gli agenti della Polizia di Stato hanno garantito l’ordine pubblico. Preoccupati i dipendenti dell’Ufficio Immigrazione dove negli scorsi giorni si sono verificati 3 casi positivi al Coronavirus tra i poliziotti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ancora assembramenti all'esterno dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli, in via Galileo Ferraris, dove da stamattina si sono formate lunghe code con centinaia di utenti in attesa di entrare. Gli agenti della Polizia di Stato hanno garantito l'ordine pubblico, invitando gli utenti al rispetto del distanziamento sociale e delle regole per contrastare il rischio di contagio da Coronavirus. Ma non mancano le preoccupazioni tra il personale dipendente in servizio presso l'ufficio della Questura, dove negli scorsi giorni si sono registrati tre casi di poliziotti positivi al Coronavirus. Massima attenzione dei sindacati sulla vicenda. Fabrizio Gigliani e Bruno Stirparo (Usb): “Chiediamo alla Questura di Napoli di mettere in atto tutte le misure di sicurezza previste dal protocollo anti-Contagio a tutela della salute dei dipendenti e degli utenti”.

I sindacati: "Più sanificazioni e mascherine al personale"

Continuano quindi le lunghe code di utenti all'Ufficio Immigrazione della Questura, anche a causa delle tante scadenze che incombono, tra cui quelle dei rinnovi di patenti. Tra le richieste avanzate dal sindacato di base Usb alla Questura di Napoli: "Pulizie anche per i pavimenti dell'archivio; Rispetto alla tipologia di protezione delle vie respiratorie bisogna richiedere: filtranti respiratori (almeno di livello FFP2) poiché i lavorati rientrano nella categoria “a contatto con il pubblico”; un “pubblico” che, inoltre, non utilizza le mascherine chirurgiche. Il datore di lavoro fornisca, per ogni turno di lavoro, almeno 2 dispositivi di protezione filtranti, invece delle mascherine chirurgiche. Tamponi per il personale dipendente, non solo test sierologici. Immediato ritorno alla modalità di lavoro agile 5 giorni alla settimana, fin quando la dirigenza non sarà in grado di garantire realmente la sicurezza del personale. Maggiore attenzione e prevenzione per il personale in presenza che svolge attività di back office presso le postazioni mobili installate presso la sala di attesa riguardanti l'attività di prenotazione – appuntamento per acquisizione istanza asilo politico".

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