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Covid 19

Pozzuoli, nel noto locale si balla senza mascherina e distanza: serata disco nonostante i divieti

Mega-party con musica da discoteca, dj ieri sera sul Lungomare degli chalet in via Sibilla a Pozzuoli. Nei video che stanno facendo il giro dei social e delle chat si vedono centinaia di persone, tra cui tantissimi ragazzi, che ballano l’uno vicino all’altro, senza mascherina e senza rispettare il distanziamento sociale, in un noto locale che si trova sul lungomare. Ma le discoteche sono state chiuse del Governo con ordinanza del 16 agosto del Ministero della Salute.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Mega-party con musica da discoteca, dj ieri sera sul Lungomare degli chalet in via Sibilla a Pozzuoli. Nei video che stanno facendo il giro dei social e delle chat si vedono centinaia di persone, tra cui tantissimi ragazzi, che ballano l'uno vicino all'altro, senza mascherina e senza rispettare il distanziamento sociale, in un noto locale che si trova sul lungomare. L'evento era stato pubblicizzato sulla pagina social del lounge-bar. Appuntamento fissato alle 22,30, posti limitati e obbligo di mascherina. Il locale assicurava anche la massima attenzione sul rispetto per le direttive del Covid19. L'atmosfera della festa però dalle immagini sembra abbia preso il sopravvento, visto che nei video si vedono i ragazzi ballare vicini, senza mascherina.

Eppure, l'ordinanza del 16 agosto del ministro della Salute Roberto Speranza, proprio a tutelare la salute di tutti gli italiani contro la diffusione del contagio del Coronavirus, aveva disposto la chiusura delle discoteche e degli chalet sui lidi fino al 7 settembre in tutt'Italia. Ordinanza che potrebbe essere prorogata dal Governo con il Dpcm atteso per domani.

L'ordinanza del 16 agosto prevede, infatti, che “sono sospese all'aperto o al chiuso le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all'intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico”.

L'ordinanza, infine, obbliga dalle 18 alle 6 del mattino “su tutto il territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all'aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici, piazze, slarghi, vie, lungomari, ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea o occasionale”.

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