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Posillipo, saltano le fogne: enorme chiazza marrone tra la Gaiola e Nisida

Borrelli (Europa Verde): “Ha ceduto il collettore di Cala Badessa: tutti gli scarichi sono in mare tra Gaiola Trentaremi e Nisida”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto da FB/Francesco Emilio Borrelli
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Saltano le fogne a Coroglio e Posillipo, una enorme chiazza marrone invade il mare tra la Gaiola e Nisida. Torna l'inquinamento nelle acque di Napoli. A segnalare il caso il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde): "Il collettore di Cala Badessa – scrive sul suo profilo Facebook in un post di domenica 11 settembre 2022 – ha nuovamente ceduto e tutti gli scarichi sono in mare tra Gaiola Trentaremi e Nisida". Una grossa chiazza marrone era stata avvistata la mattina di venerdì, nella zona, dopo la bomba d'acqua che si è abbattuta sulla città. Sulla vicenda era intervenuta la onlus "Csi Gaiola" impegnata nella tutela e nella valorizzazione dell'ambiente marino-costiero nei pressi dell'isolotto della Gaiola.

La onlus "Csi Gaiola" ha più volte segnalato la fuoriuscita a mare dei reflui provenienti dallo scarico di bypass dell'impianto di Coroglio, meccanismo che scatta in caso di forti piogge come il temporale che si è abbattuto violentemente sulla città tra le 8 e le 9 di venerdì. "Purtroppo – ha scritto l'ente – è qualcosa di noto e non si tratta di una anomalia, perché l'impianto fu progettato per funzionare così. Ciò non toglie – scrive Csi Gaiola Onlus – che non ci si debba indignare per questa ‘macchia' che ogni volta offende il mare di Napoli, nel suo cuore, nel suo scrigno di bellezza, cultura e biodiversità. Il giorno in cui vedendo immagini come questa le considereremo ‘normalità' avremo perso tutti, ed avremo definitivamente perso il nostro mare, il patrimonio più importante della nostra città".

"Ora più che mai – conclude la Onlus – i tempi sono maturi per rivedere radicalmente le scelte del passato e cancellare per sempre questa macchia. È ovvio che oltre alla volontà di farlo è necessario che ci siano le risorse economiche per ripensare e riprogettare strutturalmente tutto il sistema fognario dell'area costruendo infrastrutture ed impianti adeguati. Oggi però, oltre alle risorse economiche del Programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana di Bagnoli c'è l'enorme opportunità dei fondi del Pnrr. Quindi, se non ora quando? Come noto invece i fondi del Praru di Bagnoli li si vuole utilizzare per aprire addirittura un secondo scarico di bypass sempre nella stessa area a pochi metri da quello esistente. Sembra uno scherzo di cattivo gusto eppure è così. Tutti possiamo fare la nostra parte non smettendo di indignarci e iniziando a firmare la petizione contro il secondo scarico di bypass".

Foto da FB/Francesco Emilio Borrelli
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