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Pedoni e ciclisti i più a rischio incidenti stradali: gli allarmanti dati Aci su Napoli e provincia

Oltre cento morti in un anno tra Napoli e provincia in incidenti stradali, tanti anche i pedoni. Tra i mezzi coinvolti non solo auto ma anche bici e monopattini.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Tante le vittime di incidenti stradali tra Napoli e provincia: non solo auto, ma anche biciclette e monopattini tra i mezzi coinvolti negli incidenti. Lo rivela un report dell'Automobile Club d'Italia, mostrando anche un dato in crescita rispetto alla precedente rilevazione, seppur a fronte di meno incidenti complessivi. In pratica, ci sono meno incidenti ma più decessi. Oltre cento morti soltanto tra il capoluogo e la città metropolitana in dodici mesi, oltre dieci ogni trenta giorni. In un anno, quasi trenta i pedoni rimasti uccisi spesso senza alcuna colpa se non quella di trovarsi in strada in quel momento.

Oltre cento morti tra Napoli e provincia in un anno

Sono 111 i decessi avvenuti in un solo anno tra Napoli e provincia: 30 di questi nel solo capoluogo di Napoli, altri 81 invece sono avvenuti in provincia. Sono invece 29 i pedoni investiti (10 nel capoluogo e 19 in provincia), molti dei quali ritenuti nei successivi accertamenti "non responsabili" dell'incidente. Il dato dei decessi è in netta crescita (a Napoli, l'anno prima, i morti erano stati 22 contro i 30 dell'ultimo anno), mentre gli incidenti gravi (complice anche il lockdown e le zone rosse) sono passati da 2.266 a 1.796 complessivi. Negli incidenti, oltre ad automobili, coinvolte anche 107 biciclette, 5 bici elettriche e due monopattini. I luoghi più "incidentati" si confermano le strade rettilinee. Particolarmente pesante il bilancio di ottobre, con 9 decessi dei 30 annuali di Napoli.

Anche i monopattini a rischio

L'ingresso dei monopattini nelle categorie più a rischio certifica anche che il mezzo leggero si sia particolarmente diffuso anche nel capoluogo partenopeo. Stessa sorte per le biciclette elettriche, anch'esse cresciute enormemente anche grazie agli incentivi del governo arrivati durante lockdown e pandemia. "La strada è di tutti e dobbiamo imparare ad usarla nel rispetto delle regole, a prescindere dal mezzo utilizzato per i propri spostamenti, perciò tuteliamo la mobilità di tutti gli utenti della strada e non solo degli automobilisti", ha spiegato Antonio Coppola, presidente Automobile Club di Napoli.

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