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Napoli, il Comune chiude le pagine Facebook di asili e scuole: illegittimo pubblicare le foto

Il Comune di Napoli chiude le pagine social di asili nido e scuole dell’infanzia pubbliche: sono illegittime. L’iniziativa è partita dall’VIII Municipalità di Chiaiano-Scampia, ma anche altre la stanno seguendo. Sui profili pubblicate foto di feste e notizie scolastiche. La Cisl Fp: “Servono pagine istituzionali”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto di feste di compleanno e lavoretti dei piccoli alunni, ma anche informazioni scolastiche pubblicate sulle pagine social di asili nido e scuole dell'infanzia comunale. Per il Comune di Napoli, però, queste pagine non ufficiali, che esistono in molti casi da anni, sono “illegittime” e vanno chiuse. La scorsa settimana ha cominciato ad oscurarle l'VIII Municipalità di Chiaiano-Scampia, che ha disposto la “chiusura delle pagine social esistenti di scuole e nidi di infanzia comunali, a causa di dichiarati profili di illegittimità e violazione in materia di comunicazione esterna”, come denuncia la Cisl Funzione Pubblica, tramite il coordinatore Agostino Anselmi e Giuseppe Ratti. Queste pagine, però, per quanto non regolamentate, fornivano alle giovani famiglie anche delle informazioni molto utili sul funzionamento degli istituti, su aperture e chiusure e sui servizi offerti dalle scuole. Notizie diventate particolarmente utili nel periodo di pandemia. Da qui, la proposta della Cisl Fp al Comune di mettere a sistema il servizio, creando una rete istituzionale.

Il sindacato Cisl Fp: “Subito un disciplinare”

Per venire incontro alle esigenze delle famiglie di maggiori informazioni e aiutarle anche a scegliere la scuola o l'asilo dove iscrivere i propri figli, chiarendo tutti i servizi disponibili, la Cisl Fp ha proposto quindi un Disciplinare per la creazione e gestione di pagine social di Scuole e nidi di Infanzia Comunali. L'auspicio del sindacato è che la chiusura delle pagine social “possa rappresentare occasione per l'avvio di una più approfondita riflessione sulle opportunità offerte dai processi di innovazione e digitalizzazione nella Pubblica amministrazione, proprio a partire dal rapporto tra social media e relazione scuole-famiglie”.

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“Le famiglie dei bimbi da zero a 6 anni – spiega – iscritti a scuole e nidi di infanzia comunali sono nuclei composti da giovani genitori appartenenti alla generazione nata e cresciuta assieme allo sviluppo dei social media e tesi al vasto utilizzo di tali strumenti anche nell'orientamento delle proprie scelte, come quale nido scegliere, quali attività vi si svolgono. Tali aspetti hanno subito un significativo sviluppo durante il periodo della pandemia che ha messo in crisi strumenti tradizionali, dando vita ad open day virtuali o legami educativi a distanza. Implementare un progetto in rete, regolamentato e perseguito attraverso una opportuna formazione del personale individuato al caso costituisce una occasione con cui misurarsi”.

Uil e Csa: "Follia chiudere le pagina Facebook delle scuole"

"Chiudere le pagine Facebook delle scuole – scrivono in una nota Annibale De Bisogno e Giuseppe Migliaccio (Uil Fpl) e Franca Pinto e Roberta Stella (Csa) – sembra una follia. Perché distruggere quanto di buono è stato fatto in tanti anni, su base volontaria, con passione e dedizione nell’interesse unico di dare voce alle nostre scuole comunali? Perché distruggere un mezzo di comunicazione, cosi diffuso nel mondo, tanto utilizzato in tutte le Pubbliche Amministrazioni, utilizzato esclusivamente per fini educativi e che nell’ultimo
anno, durante le continue interruzioni dovute al COVID, ha consentito a tantissimi bambini di continuare a mantenere un legame con le loro maestre? Perché eliminare tanti ricordi? Sarebbe più opportuno attivare un tavolo di confronto per regolamentare questo segmento, tanto utile alla nostra Amministrazione".

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