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È morto Raffaele Cutolo

Morto Raffaele Cutolo, funerali nella notte a Ottaviano solo coi parenti: oggi cimitero chiuso

Funerali nella notte a Ottaviano e in forma strettamente riservata per Raffaele Cutolo, il boss di camorra a capo negli anni ’80 dell’Nco, la Nuova Camorra Organizzata, morto mercoledì a 79 anni. La salma di Cutolo è stata trasportata da Parma, dove “’o Professore”, come era soprannominato, era ricoverato nel reparto sanitario del carcere. Oggi il cimitero è stato chiuso per ordine del sindaco Luca Capasso.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Funerali nella notte a Ottaviano e in forma strettamente riservata per Raffaele Cutolo, il boss di camorra a capo negli anni ’80 dell’Nco, la Nuova Camorra Organizzata, uno dei cartelli criminali più sanguinari, morto nella serata di mercoledì 17 febbraio, all’età di 79 anni, a causa di una setticemia alla gola. Le esequie si sono svolte in piena notte. La salma di Cutolo è stata trasportata da Parma, dove “’o Professore”, come era soprannominato, era ricoverato nel reparto sanitario del carcere. A Ottaviano nessuno ha visto niente. All’esterno del camposanto cittadino solo le camionette della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Alla cerimonia hanno preso parte solo i parenti più stretti. Oggi il cimitero è stato chiuso per ordine del sindaco Luca Capasso.

Alla ceriminia funebre solo i parenti

Venerdì, la Questura di Napoli aveva vietato i funerali pubblici per l’ex boss dell’Nco, mai pentitosi. Prima però è stato necessario espletare l’autopsia, dopodiché il feretro di Cutolo è stato trasferito in Campania. Ieri sera, poco dopo le ore 22, le forze dell’ordine hanno bloccato a sorpresa le strade di Ottaviano, paese del vesuviano, in provincia di Napoli, di cui Cutolo era originario. È arrivata la macchina scortata da molta polizia, poi pochi familiari sono entrati. C’era la moglie. Si sono intrattenuti per l’ultimo saluto, poi sono usciti e sono andati via.

Alla sepoltura, ieri sera, hanno assistito 12 persone: la moglie Immacolata Iacone e la figlia, la sorella ed il fratello di Cutolo, Rosetta e Pasquale, ed alcuni altri parenti del "Professore", mentre il paese era presidiato dalle forze dell'ordine. Diverse pattuglie di carabinieri, infatti, hanno evitato l'ingresso di curiosi e giornalisti al cimitero, mentre altri uomini dell'Arma erano di presidio davanti al Municipio e sulla strada che porta al Castello Mediceo, conosciuto anche come "castello di Cutolo" dopo che il boss lo acquistò. Il castello fu poi confiscato e restaurato, ed un'ala del palazzo è stata intitolata a Mimmo Beneventano, consigliere comunale impegnato nella lotta alla camorra, che fu ucciso ad Ottaviano nel 1980.

Cutolo, 79 anni, era in carcere da oltre 50 anni, più di 40 dei quali trascorsi nel regime del 41 bis. Negli anni 70, mentre già era detenuto, aveva creato la Nco, Nuova Camorra Organizzata, con la quale aveva dato il via a una sanguinosa guerra di camorra contro gli altri clan, che per fronteggiare la sua organizzazione si erano riuniti sotto il cartello creato ad hoc della Nuova Famiglia. Già gravemente malato da diversi anni, Cutolo è morto per una setticemia, conseguente ad una polmonite (non legata a Covid). Il giorno prima del decesso il suo avvocato aveva presentato l’ultima istanza di scarcerazione, motivandola proprio con le condizioni di salute ormai critiche. Prima di allora il legale, con l’accordo della famiglia, aveva smesso di presentare ulteriori istanze dopo i continui rifiuti. Nonostante fosse in isolamento già da decenni, la sua resta una figura cardine della camorra napoletana, che in certi ambienti viene ancora considerata come riferimento e addirittura come “mito”.

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