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Monopattini elettrici a Napoli, una delle società va via: revocata l’autorizzazione

L’azienda Reby via da Napoli. Il Comune: “Servizio sospeso per più di 30 giorni. Scatta la revoca dell’autorizzazione”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Va via da Napoli una delle società che gestisce i monopattini elettrici in sharing. Si tratta di Reby Italia srl, che aveva in città i suoi mezzi contraddistinti dal logo viola. Era arrivata a Napoli a novembre 2020 – il secondo gestore di monopattini dopo Helbiz che l'aveva preceduta a settembre – nel pieno della pandemia Covid e sull'onda del successo dei monopattini, un mezzo smart ed ecologico per muoversi in città, evitando il rischio di assembramenti e folla sui mezzi pubblici. Il Comune le ha revocato l'autorizzazione.

I monopattini viola erano a Napoli dal 2020

Reby era arrivata sulle strade di Napoli con 250 monopattini elettrici due anni fa – il progetto prevedeva però di impiegarne a regime 900. La sperimentazione iniziale aveva scadenza a luglio 2022, ma è stata poi prorogata al 31 gennaio 2023. Ma il servizio, secondo il Comune, sarebbe stato sospeso dallo scorso ottobre per "aggiornamento software". Quando a fine dicembre il Comune ha appreso che era ancora fermo, ha avviato il procedimento di revoca della autorizzazione, una clausola prevista dal bando iniziale "in caso di sospensione dell'attività per più di 30 giorni".

La revoca dell'autorizzazione

La decisione di revoca dell'autorizzazione, con il contestuale ordine di "rimozione ad horas" di tutti i monopattini elettrici sul territorio comunale, è arrivata con la determina del 20 gennaio 2023. Il Comune di Napoli ha "revocato l'autorizzazione all'operatore Reby Italia srl a svolgere in via sperimentale servizi di mobilità in sharing con dispositivi di micro mobilità elettrica aventi tipologia di monopattino nel territorio comunale".

L'autorizzazione, come detto, risaliva al 3 novembre 2020, quando Reby arrivò a Napoli con 250 monopattini elettrici, secondo operatore in città dopo Helbiz. Autorizzazione poi prorogata il 15 luglio 2022. Il boom dei monopattini è scoppiato proprio durante il biennio del Covid. A causa delle restrizioni al movimento per la pandemia e al rischio di viaggiare su bus e metro affollati, molti cittadini hanno optato per i monopattini, comodi e veloci, soprattutto per gli spostamenti cosiddetti dell'ultimo chilometro, per raggiungere ad esempio l'ufficio o la scuola.

La diffida e poi la revoca

La proposta di Reby Italia srl era stata giudicata ammissibile alla sperimentazione il 10 luglio 2020. L'autorizzazione è arrivata a novembre e prevedeva poi la sperimentazione con 900 monopattini fino al 26 luglio 2022. Il 15 luglio scorso la convenzione è stata prorogata al 31 gennaio 2023.

Tuttavia, come ricostruito nella determina comunale, con pec del 12 ottobre 2022 Reby comunicava la "sospensione del servizio a partire dal 12 ottobre 2022, ‘dovuta ad un'attualizzazione del software della flotta dei monopattini V2 presenti sul territorio". Il 29 dicembre ha informato che la sospensione del servizio "era ancora in corso per una nuova attualizzazione del software e una completa manutenzione della flotta dei veicoli V2 presente sul territorio, il tutto per migliorare la sicurezza e le prestazioni dei veicoli presenti sul territorio".

Ma l'avviso pubblico del Comune prevedeva la "revoca del provvedimento autorizzativo in caso di sospensione dell'attività per più di 30 giorni". Il 10 gennaio 2023, quindi, il Comune ha comunicato l'avvio del procedimento di revoca dell'autorizzazione, "salvo riattivazione entro 7 giorni". "Decorso inutilmente il termine ultimo fissato", per il Comune sono scattati "i presupposti per procedere alla revoca dell'autorizzazione".

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