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Medici 118 Campania, stop in Senato al taglio dell’indennità

Approvato in commissione Bilancio l’emendamento al Decreto Sostegni a firma dei parlamentari Mariolina Castellone e Agostino Santillo (M5S) che blocca la restituzione dei bonus percepiti fino al 31 dicembre 2020. Sulla vicenda la Corte dei Conti della Campania aveva aperto un’inchiesta, ritenendo l’indennità illegittima, suscitando le proteste dei medici delle ambulanze, già impegnati a combattere il Coronavirus.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Stop del Senato al taglio delle indennità di 5 euro l'ora per i medici del 118 della Campania. Approvato in commissione Bilancio l’emendamento al Decreto Sostegni a firma dei parlamentari Mariolina Castellone e Agostino Santillo (M5S) che blocca la restituzione dei bonus percepiti fino al 31 dicembre 2020. Il provvedimento valido per tutt'Italia in Campania va a definire anche l'annosa vertenza delle indennità aggiuntive percepite dai medici dell'emergenza 118. “L’emendamento – spiegano la senatrice Maria Domenica Castellone e la deputata Virginia Villani, componenti delle rispettive Commissioni Sanità delle due aule, e la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale Valeria Ciarambino (M5S) – conferma la retribuzione aggiuntiva, nel rispetto dell’accordo integrativo regionale del 2003, tuttora vigente, nella parte che riguarda l’area dell'emergenza”.

L'emendamento approvato in commissione Bilancio

Sulla vicenda la Corte dei Conti della Campania aveva aperto un'inchiesta, ritenendo l'indennità illegittima, perché l'accordo regionale del 2003 non fu poi recepito da quello nazionale. Le Asl della Campania così negli ultimi mesi hanno cominciato a chiedere indietro ai medici le somme percepite nel corso degli anni, pari anche a decine di migliaia di euro. In un periodo peraltro di grande lavoro per le ambulanze del 118 a causa della pandemia del Coronavirus. Ma cosa dice l'emendamento al Decreto Sostegni, approvato in commissione Bilancio del Senato? Il correttivo inserisce, dopo l'articolo 24-bis, il seguente testo:

(Disposizioni in materia di lavoro pubblico)

1. Al fine di tutelare il servizio sanitario e consentire di fronteggiare l'emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus SARSCov-2, le somme corrisposte al personale medico convenzionato addetto al servizio di emergenza-urgenza fino al 31 dicembre 2020, a seguito di prestazioni lavorative rese in esecuzione di accordi collettivi nazionali di lavoro o integrativi regionali regolarmente sottoscritti, non sono ripetibili, salvo i casi di dolo e colpa grave.

“Ora riorganizzare il 118 in Campania”

“Un risultato importantissimo – commentano Castellone, Villani e Ciarambino – a conclusione di un anno di battaglie, conseguito in una fase delicata di emergenza pandemica nella quale molti medici del 118, trattati alla stregua di comuni evasori, avevano deciso di abbandonare il servizio di emergenza urgenza. Continueremo a batterci al loro fianco, affinché in Campania si metta finalmente mano a una riorganizzazione dell’intero sistema del 118, con una ristrutturazione degli organici e l’istituzione di un unico dipartimento di emergenza regionale. Per oltre un anno, senza mai risparmiarsi e mettendo a repentaglio ogni giorno la propria salute, hanno lottato per salvare le vite dei cittadini della Campania. In cambio, hanno dovuto subire la beffa della decurtazione del 25% dello stipendio, unita all’ingiunzione di dover restituire tutte indennità aggiuntive pregresse accumulate in anni di lavoro in prima linea”.

“Un’ingiustizia in piena regola per i medici del 118 – concludono – a cui stiamo per mettere la parola fine dopo l’approvazione, in commissione Bilancio al Senato, dell’emendamento a prima firma della senatrice M5S Castellone al Decreto Sostegni grazie al quale sarà corretta una paradossale stortura basata su una semplice interpretazione delle Asl regionali di un parere della Corte dei Conti. Grazie a una battaglia che, come Movimento 5 Stelle, abbiamo portato avanti a livello regionale e a livello nazionale, i medici del 118 continueranno a percepire un’indennità che gli spetta di diritto per un lavoro che non può non essere riconosciuto come usurante e ad alto rischio”.

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