L’uomo ucciso la settimana scorsa a Soccavo era stato condannato a 8 anni per molestie su due bimbi
Sergio Carparelli, il 53enne ucciso a Soccavo a colpi di pistola la notte di giovedì scorso, 29 settembre, era stato condannato il 12 settembre scorso a 8 anni di reclusione per violenza sessuale ai danni di due bambini. Carparelli, napoletano, classe 1968, è stato trovato morto riverso a terra in via Marco Aurelio, al confine tra Soccavo e il Rione Traiano. Il suo corpo crivellato da 7 colpi di pistola, che lo hanno raggiunto alla schiena e al torace. Le ferite gli sono stati fatali. Sulla vicenda indagano i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli. Al momento non è stato fermato o arrestato nessuno per l'omicidio.
I due minori abusati figli di un camorrista: ipotesi vendetta
Le indagini delle forze dell'ordine proseguono, quindi, a ritmi serrati. Gli investigatori stanno battendo tutte le piste e non si esclude anche quella di una possibile vendetta. Secondo le prime ricostruzioni, i due minori vittime di abusi, un maschietto e una femminuccia, sarebbero figli di un elemento di spicco della criminalità organizzata della zona. Per questo gli inquirenti non escludono tra i moventi dell'omicidio anche quello di una possibile ritorsione per il reato di violenza sessuale per il quale Carparelli era stato condannato solo pochi giorni prima. Mentre si continua a indagare anche sulle lotte interne alla criminalità organizzata della zona. Soltanto i successivi accertamenti da parte delle autorità competenti potranno chiarire i contorni di una vicenda che rimane al momento ancora nella sfera delle ipotesi investigative. Non è escluso che per individuare e identificare il responsabile o i responsabili dell'agguato possano essere utilizzate anche eventuali immagini delle telecamere presenti nella zona.