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L’Italia vince i Mondiali del 2006, uomo ucciso durante i festeggiamenti a Napoli: due arresti dopo 17 anni

L’omicidio di Michele Coscia il 9 luglio del 2006, poco dopo la vittoria dell’Italia: durante i festeggiamenti, la vittima aveva urtato per sbaglio con la sua bandiera un ragazzino; venne ucciso poco dopo dai suoi due fratelli, che ora sono finiti in manette.
A cura di Valerio Papadia
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Un caso irrisolto, cosiddetto cold case, è stato risolto a Napoli dopo 17 anni: si tratta dell'omicidio di Michele Coscia, 30 anni, ucciso il 9 luglio del 2006, durante i festeggiamenti per la vittoria dell'Italia ai Mondiali di calcio in Germania. Alle prime luci di oggi, martedì 14 marzo, i carabinieri della compagnia Vomero, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno arrestato i fratelli Luigi e Nicola Torino, attualmente 45 e 43 anni, ritenuti responsabili dell'omicidio, commesso secondo gli inquirenti con l'aggravante del metodo mafioso.

Coscia aveva urtato con una bandiera il fratello dei due assassini

Dalle indagini condotte dai militari dell'Arma e coordinate dai magistrati dell'antimafia di Napoli, è emerso anche il futile motivo dietro all'omicidio di Michele Coscia. Il 9 luglio del 2006, subito dopo la vittoria dell'Italia del suo quarto campionato del mondo di calcio, a Napoli come in tutto il resto del Paese era esplosa la festa. Gli inquirenti hanno stabilito che, proprio durante i caroselli per strada a Napoli, la vittima abbia accidentalmente urtato con la sua bandiera il fratello, all'epoca minorenne, dei due arrestati.

Due persone rimasero ferite dai proiettili che uccisero Coscia

L'episodio scatenò la furia dei due fratelli Torino, che decisero così di punire Coscia. Poco dopo l'accaduto, i due arrestati raggiunsero la vittima in corso Chiaiano, periferia Nord di Napoli, e la uccisero a colpi di pistola, davanti a tantissime persone che in quel momento stavano festeggiando; due persone presenti al momento dell'agguato rimasero accidentalmente ferite da alcuni proiettili.

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