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Napoli, uccise la figlia di 16 mesi lanciandola dal balcone: condannato a 24 anni

Lanciò la figlia di 16 mesi dal balcone, adesso, per Salvatore Narciso è arrivata la condanna in primo grado a 24 anni di carcere. Era il 15 luglio 2019 quando Narciso, a seguito probabilmente di un litigio familiare, scaraventò la piccola Ginevra giù dal balcone della casa dei suoceri, a San Gennaro Vesuviano, nel Napoletano, uccidendola. Poi tentò il suicidio nello stesso modo, non riuscendovi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Lanciò la figlia di 16 mesi dal balcone, uccidendola. Adesso, per Salvatore Narciso è arrivata la condanna in primo grado a 24 anni di carcere. La triste storia risale a due anni fa. Era il 15 luglio 2019 quando Narciso, a seguito probabilmente di un litigio familiare, scaraventò la piccola Ginevra giù dal balcone della casa dei suoceri, a San Gennaro Vesuviano, nel Napoletano. La bambina purtroppo morì. Subito dopo, anche Narciso tentò il suicidio lanciandosi nel vuoto, ma restando solo ferito. L’uomo, all’epoca 35 enne, fu ricoverato in ospedale e poi col tempo è guarito.

Dopo due anni di processo, ieri, è arrivata la sentenza di primo grado. Per Narciso non è arrivato l’ergastolo, ma la condanna a 24 anni di reclusione. Questa la decisione della II sezione della Corte d’Assise, presieduta dal giudice Concetta Cristiano, che ha anche disposto per Narciso l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, lo stato di interdizione legale durante la pena, il pagamento delle spese processuali e una provvisionale di 100mila euro da pagarsi immediatamente all’ex moglie Agnese D’Avino, mamma di Ginevra.

La tragedia in quell'estate del 2019 avvenne intorno al mezzogiorno. Narciso, la moglie e la bambina di 16 mesi, che vivono a Caserta, erano a casa dei suoceri, genitori di lei, a San Gennaro Vesuviano, in provincia di Napoli. Secondo la ricostruzione il 35enne avrebbe gettato la bimba dal balcone al primo piano superiore della villetta, gettandosi anche lui subito dopo. Per la piccola non ci fu nulla da fare: morta sul colpo. Lui, invece, all'arrivo dei soccorsi era ancora vivo; trasportato al Cardarelli e operato, fu dichiarato fuori pericolo di vita.

Secondo quanto ricostruito successivamente, la coppia si stava separando e la sera precedente c'era stato un acceso litigio tra i coniugi. La situazione tra i due sarebbe stata tesa da diverso tempo, ma non ci sarebbero stati precedenti episodi di violenza che avrebbero potuto far immaginare un epilogo del genere.

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