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Trasporto pubblico a Napoli

La metro Linea 1 chiusa giovedì 9 febbraio dalle ore 9.15 alle 16.40: si prova il treno nuovo

La metro linea 1 giovedì 9 febbraio sarà chiusa dalle 9.15 alle 16.40 per le prove del treno nuovo. L’azienda dei collaudi non ha dato disponibilità per farle di notte.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La metropolitana Linea 1 sarà chiusa quasi tutta la giornata giovedì 9 febbraio, dalle ore 9.15 alle 16.45, per le prove del treno nuovo. “A causa del perdurare delle agitazioni del personale Ansfisa – ha spiegato il Comune di Napoli – l'agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, infatti, che fa i collaudi dei treni, per ora non è possibile effettuare di notte le prove tecniche. Le nuove prove dinamiche si svolgeranno quindi giovedì, da metà mattinata fino al pomeriggio inoltrato”.

Le corse dei treni garantite

Ecco di seguito le ultime corse garantite per il 9 febbraio:

  • ultima corsa da Piscinola ore 9,12
  • ultima corsa da Garibaldi ore 9,16

Le stazione saranno riaperte al pubblico, previo nulla osta tecnico, dalle ore 16,40 e dopo la liberazione della linea dal treno in prova. Il programma però potrebbe variare in caso di necessità.

Il Comune: "Garantite le fasce per i pendolari"

Il metrò, quindi, sarà chiuso per quasi tutta la giornata, ma l'assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza, oggi presente in commissione consiliare mobilità, ha anche spiegato che si consentirà il collegamento nelle ore di punta. Ci dovrebbero essere, quindi, delle fasce garantite la mattina e la sera, per consentire gli spostamenti di studenti e lavoratori pendolari. Il Comune confida comunque nel fatto che le agitazioni in Ansfisa possano concludersi entro la settimana.

Il sindacato Confsal Unsa: "Protesta dei collaudatori continua"

In Anm, al momento, non è stato ancora comunicato lo stop della metropolitana per la giornata di giovedì ed è ancora in corso il dialogo tra l'azienda e l'agenzia Ansfisa per cercare di ridurre i disagi all'utenza. Il sindacato Confsal Unsa, che sta seguendo la vertenza dei lavoratori ex Ustif assorbiti dall'Ansfisa, conferma di restare in stato di agitazione. “Da 14 mesi siamo senza inquadramento contrattuale – spiega – Vogliamo essere inquadrati almeno giuridicamente. Intervenga il ministro Salvini”. Venerdì scorso si è tenuto lo sciopero di 24 ore dei tecnici collaudatori, al quale hanno partecipato, secondo il sindacato, 54 dipendenti su 74 in tutta Italia.

(aggiornato alle ore 20,00)

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