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Ippodromo di Agnano chiude, confermati i 77 licenziamenti: appello per salvare i lavoratori

La società Ippodromi Partenopei che gestisce l’impianto del Comune di Napoli ieri ha aperto la procedura di licenziamento per “cessazione di attività”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Chiude l'Ippodromo di Agnano, confermati i licenziamenti per i 77 dipendenti. Ippodromi Partenopei, la società che gestisce l'impianto sportivo del Comune di Napoli, ieri ha aperto la procedura di licenziamento per "cessazione di attività". Troppo pesanti i tagli all'ippica nella Finanziaria dello Stato per mantenere in piedi l'ippodromo, secondo l'azienda, ma sulla decisione avrebbe pesato anche la mancata proroga del Comune. La proposta di proroga preparata da Palazzo San Giacomo non è stata firmata dalla società perché nella finanziaria c'è stato un taglio di 600mila euro. Fallito al momento il tentativo di mediazione in Municipio, dove oggi in consiglio comunale è arrivato un ordine del giorno per salvare i posti di lavoro. L'assessore allo Sport Emanuela Ferrante: "Siamo fiduciosi a chiudere la convenzione per la proroga di 2 anni la prossima settimana. Il bene è tra gli immobili in dismissione, non possiamo concedere una proroga pluriennale".

Confermati i licenziamenti

Nell'odg che ha come primo firmatario il consigliere comunale bassoliniano Toti Lange viene ripercorsa la vertenza dell'Ippodromo e della comunicazione di chiusura inviata ieri dall'azienda. “La Società, Ippodromi Partenopei è risultata aggiudicatrice della procedura di gara, mediante procedura aperta e con il criterio di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa, che è stata indetta dal Comune di Napoli, con determinazione dirigenziale n. 4 del 27.3.2019, per l'affidamento in concessione per due anni dell'impianto sportivo denominato "Ippodromo di Agnano", al fine di consentire lo svolgimento delle corse di trotto e di galoppo secondo il calendario nazionale programmato dal MIPAAF, nonché per la gestione di alcuni servizi connessi all'attività sportiva. La gestione, come previsto da determinazione dirigenziale n. 2 del 31.12.2019, è decorsa il 1.1.2020 ed è destinata a cessare31.12.2021”.

“Nell'ambito delle motivazioni esposte – prosegue la nota – la Società non ravvisa misure idonee ad evitare la messa in mobilità del personale essendo stata costituita in passato per il solo scopo di partecipare alla procedura di gara indetta dal Comune di Napoli con determinazione dirigenziale n. 14 del 24.6.2013 per l'affidamento in gestione temporanea dell'impianto ippico di Agnano, di cui è risultata aggiudicatrice fino al 31..3.2016, salvo poi partecipare ad altra procedura di gara indetta dall’Ente con determinazione dirigenziale n. 54 del 4.12.2015, di cui è risultata aggiudicatrice fino al 31.12.2019”.

"Mancata proroga"

“Dalle motivazioni – prosegue l'Odg – si evince che oltre ai tagli paventati nella prossima finanziaria sui gestori degli Ippodromi italiani che a Napoli avrebbero una ricaduta di circa 600 mila euro, un punto importante per cui Ippodromi Partenopei dichiara la cessazione dell’attività, è il mancato rinnovo della proroga della convezione con il Comune della stessa come prevedeva la Delibera Comunale 34 del 2020 in attesa di successiva gara internazionale. Nei giorni scorsi i sindacati SLC CGIL e UILCOM UIL unitamente alle RSU aziendali avevano richiesto un tavolo d’incontro con le Assessore delle Politiche del Lavoro e dello Sport, tavolo che ha auto un primo incontro il 22 novembre per prevenire i licenziamenti".

Nel primo incontro oltre ad un impegno dell’Amministrazione verso il Ministero delle Finanze al fine di ridurre i tagli, le Responsabili degli Assessorati delle Politiche del Lavoro e dello Sport si erano impegnate a formalizzare un tavolo tecnico con la Società per addivenire in tempi certi al rinnovo della proroga aggiornando, poi, al 1° dicembre una plenaria con le OO.SS. per informarle sugli esiti degli incontri tecnici.

L’incontro del 1° dicembre i è stato rinviato ed il giorno 2 dicembre la Società Ippodromi Partenopei ha formalizzato l’apertura della procedura di Licenziamento per tutti i suoi dipendenti causa cessazione di attività.

Questa vicenda che dà un duro colpo all’occupazione sul nostro territorio necessita una presa di posizione dell’Amministrazione nel tentativo di mettere in campo tutte le azioni affinché 77 famiglie più un numero imprecisato di lavoratori dell’indotto non siano vittime nei primi mesi del 2022 della disperazione sociale perché licenziati.

Inoltre, va sollecitato come il Comune debba guardare con attenzione al mantenimento di una gestione della struttura dell’Ippodromo di Agnano che mantenga così come ha fatto negli anni un lungo tavolo sindacale tra OO.SS. ed Ippodromi Partenopei tutta l’occupazione nel rispetto del CCNL senza tentativi come spesso si sono visti nell’ippica nazionale di demandare a pratiche di lavoro nero, a contratti di comodo per svolgere attività con trasparenza e legalità sui cui spesso il rispetto delle norme lavorative ha garantito l’assenza di presenze “OPACHE” all’interno della struttura.

Per queste motivazioni richiediamo alla Giunta tutte ed in particolare Assessori Patrimonio e Finanza, Sport e Politiche Sociali ed al Sindaco di mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché si eviti la cessazione dell’attività di Ippodromi Partenopei e si evitino i 77 drammatici licenziamenti sui suoi lavoratori ed il dramma di tutto l’indotto dell’Ippodromo di Agnano.

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