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Il parroco “litiga” col 118 e chiude la strada, Casoria perde la postazione delle ambulanze

Casoria perde la postazione 118: il parroco ha inibito l’accesso dell’ambulanza nella stradina attigua alla chiesa, il Comune non ha trovato una sistemazione alternativa.
A cura di Nico Falco
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La strada accanto alla chiesa usata dalla postazione del 118 Casoria
La strada accanto alla chiesa usata dalla postazione del 118 Casoria

Alla fine, Casoria perderà la "sua" postazione del 118: le ambulanze verranno spostate nella vicina Arzano. È l'epilogo di una storia che comincia ormai 5 anni fa, nel 2017, e che coinvolge l'Asl Napoli 2, il sacerdote della parrocchia San Paolo di via don Luigi Sturzo e, naturalmente, il Comune di Casoria. E che si è conclusa il 19 luglio con una comunicazione ufficiale dell'Asl, conseguenza del non avere trovato una sistemazione alternativa per le ambulanze nel territorio dello stesso comune: "Gli equipaggi di Casoria 1 prenderanno servizio presso la postazione di Arzano del 118 fino ad ogni eventuale ulteriore indicazione".

La vicenda comincia nel 2017, quando don Giuseppe De Vincentis, rientra da una missione con la congregazione salesiana in Albania e gli viene affidata la parrocchia di San Paolo. "Al mio arrivo – scrive il sacerdote in una lettera aperta – constatavo che in un cortile attiguo alla parrocchia transitava un'ambulanza del 118 che partiva da un locale interno all'Asl Napoli 2 di Casoria. Oltre al passaggio dell’ambulanza, venivano parcheggiate sistematicamente alcune auto del personale di servizio presso l’Asl di Casoria e lo stesso personale era munito di chiavi e telecomando per l’accesso pedonale del cortile in questione. Essendo amministratore pro tempore della struttura mi sinceravo dell’onestà documentaria di questa situazione e ne constatavo la piena irregolarità".

Ad offrire la soluzione, il Comune di Casoria: la postazione sarebbe stata spostata nell'area ex macello. Il trasferimento, però, non c'è mai stato e a rallentare ancora la situazione ci ha pensato la pandemia Covid. L'11 febbraio 2022, prosegue il parroco nella lettera aperta, la nuova promessa: tutto sarebbe stato ultimato entro un mese, a marzo.

Seguono nuovi solleciti alla Regione Campania e alle istituzioni, una quindicina di Pec, che portano ad una nuova rassicurazione: la situazione si sarebbe risolta entro il 20 giugno 2022. E, quindi, l'ultimatum del sacerdote: "Mi assumo la responsabilità di tutte le conseguenze che verranno dalla scelta di chiudere definitivamente l’accesso all’ambulanza il 20/07 per continuare i lavori già cominciati nell’area in questione per garantire gratuitamente spazio vitale ai ragazzi che ogni giorno vengono a passare in modo sano il loro tempo nei nostri cortili, sperando che ognuno a livello istituzionale si assuma le proprie responsabilità".

Della vicenda si è occupata anche l'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, rilevando come la chiusura della stradina avrebbe significato bloccare la postazione dell'ambulanza e quindi intaccare un servizio di emergenza. Ma, a luglio ormai inoltrato, una soluzione non è arrivata: il Comune non ha disposto lo spostamento. Ad arrivare, invece, la decisione dell'Asl Napoli 2, che fa seguito alla pec con cui, tramite avvocato, il sacerdote ha fatto sapere che avrebbe inibito l'accesso dal 20 luglio: a partire da ieri, 19 luglio, la postazione Casoria si sposta ad Arzano.

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