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Chiude il Nuovo Teatro Sanità dopo 9 anni: “Ci abbiamo provato, nessun aiuto dalle istituzioni”

Chiude il teatro del rione Sanità. Il collettivo artistico Nts: “Ci siamo attivati per adeguare la struttura, ma dopo 4 mesi di sospensione attività dobbiamo arrenderci”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Piazzetta San Vincenzo alla Sanità
Piazzetta San Vincenzo alla Sanità

Il Nuovo Teatro Sanità chiude definitivamente dopo 9 anni. Le attività erano state sospese lo scorso novembre per avviare i lavori di adeguamento necessari per il pubblico spettacolo. Ma alcune difficoltà burocratiche hanno bloccato la situazione, fino alla resa proclamata oggi.

"Dopo quattro mesi di sospensione delle attività – scrive il collettivo artistico ntS’, il cui direttore artistico è Mario Gelardi – la mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni, ci costringe ad annunciare la chiusura definitiva". Chiusi i battenti. Si spengono le luci del palcoscenico di piazzetta San Vincenzo. Le poltrone di velluto rosso sono state smontate e portate in strada. Un triste epilogo per quello che era considerato un centro di rinascita culturale del quartiere.

Teatro Sanità: "Abbiamo illuminato il quartiere con l'arte"

"La sala di piazzetta San Vincenzo – scrive Tommy Pelliccia – ha illuminato con la luce dell’arte e il bagliore della cultura uno dei vicoli più scuri del quartiere Sanità. Dopo nove anni di lavoro teatrale, non svolgerà più attività di pubblico spettacolo".

"Il 7 novembre scorso la stagione del nostro teatro è stata sospesa a causa di lavori di adeguamento, che le autorità ci hanno indicato come necessari per proseguire l’attività  e ci siamo immediatamente attivati.

Nonostante i tentativi già fatti negli ultimi anni per adeguare la sala secondo la normativa per il pubblico spettacolo, la particolarità della struttura del ‘700, il fatto che il bene fosse di proprietà del Comune di Napoli ma nella disponibilità della Curia e le conseguenti difficoltà burocratiche derivate da questa situazione, non ci hanno consentito di raggiungere il risultato.

Abbiamo sempre tenuto al corrente le istituzioni della nostra situazione, cercando più volte aiuto e un tavolo di incontro, cosa che purtroppo non è avvenuta. In questi anni abbiamo lavorato nella massima trasparenza, senza sottrarci ad ogni possibile risoluzione della questione.

Ma dopo quattro mesi di sospensione delle attività, la mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni, ci costringe ad annunciare la chiusura definitiva. Il nostro palcoscenico che è stata la casa di molti artisti e che ha dato la possibilità a tanti giovani che desiderano fare questo lavoro di formarsi e trovare uno spazio che li accogliesse, non potrà più illuminarsi.

È un silenzio che fa calare il buio. Dobbiamo purtroppo, lucidamente, constatare che questa è una decisione da considerarsi definitiva.

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L’associazione Nuovo Teatro Sanità, in collaborazione con Parrocchia Santa Maria Della Sanità, per il momento, continuerà la sua azione nel quartiere attraverso l’attività laboratoriale, cercando di potenziarne la portata, offrendo corsi gratuiti anche per gli adolescenti, ossia per quella fascia d’età che finora è rimasta scoperta.

Poi aggiunge:

Abbiamo creato un centro culturale in una zona dove non c’era nulla e dove spesso manca anche l’illuminazione: dove l’unica luce accesa, il più delle volte, è quella del teatro.

Abbiamo aiutato a crescere una nuova generazione di attori e drammaturghi che vincono premi importanti in tutta Italia, abbiamo ottenuto in pochissimi anni il riconoscimento ministeriale della nostra attività nel quartiere. Come collettivo artistico, siamo riusciti a raggiungere risultati insperati. Questo ci fa credere di aver lavorato bene.

Eppure ora ci sentiamo invisibili. Siamo ad una battuta d’arresto pesante e viviamo la frustrazione di non poter essere noi a risolvere la situazione. Vorremmo non dover spegnere le luci, ma per farlo abbiamo bisogno di un intervento istituzionale immediato e concreto.

Ci hanno definito spesso “il teatro della Legalità”: noi crediamo molto nelle istituzioni ed è a loro che chiediamo una mano. Ora sono solo le istituzioni a poter decidere se esisterà ancora il Nuovo Teatro Sanità".

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