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Grosso rogo al campo rom di Caivano, enorme colonna di fumo nero e acre in cielo

Il rogo tossico è scoppiato attorno alle ore 15. Sul posto i vigili del fuoco. La denuncia di don Patriciello.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Un grosso incendio è scoppiato oggi pomeriggio al campo rom di Caivano, nell'area nord di Napoli. Una enorme colonna di fumo nero e acre si è levata in cielo, visibile anche a diversi chilometri di distanza. Molti cittadini sono stati costretti a barricarsi in casa e a chiudere le finestre per evitare di dover respirare il fumo tossico. A denunciare l'accaduto è don Maurizio Patriciello, parroco anticamorra di Caivano: "Continua lo scempio nella terra di nessuno. Roghi annunciati. Prevedibili. Disastri ambientali e sanitari oltre ogni immaginazione. Un grande abbraccio ai bambini, agli ammalati, a tutti coloro che sono costretti a vivere in questi posti".

Borrelli: "I campi vanno chiusi"

Duro il commento del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde): "Questi campi vanno chiusi. Non c'è alternativa. Sul posto, intanto, sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco, intervenuti con le autobotti per domare le fiamme.

I carabinieri della stazione forestale di Napoli, intanto, hanno controllato a Caivano, in provincia di Napoli, un'azienda che si occupa di vendita all'ingrosso e al dettaglio di elettrodomestici nuovi e usati, e trovato un'area dove erano stati accumulati dei rifiuti ricavati dalle apparecchiature elettroniche con rifiuti pericolosi contenuti all'interno di frigoriferi, condizionatori e lavatrici. Denunciata, a piede libero, la titolare dell'attività per gestione illecita di rifiuti.

In un'altra operazione, eseguita sempre a Caivano, i militari forestali hanno denunciato l'amministratore unico di un'altra attività dove anche qui si vendono elettrodomestici. Anche in questo caso i carabinieri hanno constatato come l'imprenditore gestisse i rifiuti di apparecchiature elettroniche senza alcuna abilitazione raggruppandoli in un'area che aveva adibito a deposito. L'uomo, inoltre, ricavava dalle apparecchiature anche pezzi di ricambio. Sequestrate le aree di raggruppamento di circa 200 metri quadrati, due officine utilizzate per la riparazione e bonifica degli elettrodomestici e diversi rifiuti.

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