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Far passare il Giro d’Italia 2022 a Napoli e provincia è costato 244mila euro

Far passare l’edizione 2022 del Giro d’Italia in provincia di Napoli è costato 244mila euro. È quanto stanziato da una delibera della Città Metropolitana partenopea.
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La scelta delle tappe che compongono il Giro d'Italia non avviene per caso, né per sorteggio. È pianificata in ogni suo particolare perché dietro l'evento sportivo c'è anche un affare da milioni di euro con un importante indotto e un ‘ricasco' in termini di diritti televisivi e turismo. La più grande competizione ciclistica italiana è organizzata dalla RCS Sport con sede in Milano, a sua volta posseduta dalla società RCS MediaGroup (per esteso, Rizzoli-Corriere della Sera Media Group spa), ovvero uno dei più grandi gruppi editoriali italiani. È per intenderci quello che ha la proprietà della Gazzetta dello Sport (cui il Giro d'Italia è legato fin dagli albori) del Corriere della Sera e di decine di altre importanti testate giornalistiche.

Dunque non stupisca che le città e le relative aree metropolitane paghino una quota per poter entrare nella mappa delle tappe della "corsa rosa". La Provincia di Napoli, oggi Città Metropolitana di Napoli, ha pagato 244mila euro (Iva al 22% inclusa) alla Rcs Sport per assicurarsi l'inserimento nell'edizione 2022 del Giro d'Italia.  Le delibere sono state firmate sia dall'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris che dall'attuale primo cittadino Gaetano Manfredi.

La prima è dell'ottobre 2021,firmata da De Magistris in qualità di sindaco della città metropolitana.  Propone al Consiglio metropolitano di disporre una variazione al bilancio di previsione 2021/2023 di 244mila euro per «per ospitare sul territorio metropolitano una tappa di arrivo del Giro d'Italia 2022».

Le motivazioni dell'esborso sono ovviamente quelle del ‘ricasco' in termini di immagine e turismo per la provincia partenopea (anche per accelerare certe riparazioni delle strade) visto che la «corsa a tappe maschile di ciclismo su strada professionistico» farà tappa in molte zone, da Napoli-città all'area Flegrea:

il Giro d’Italia – gara ciclistica professionistica nata nel 1909 – è una manifestazione sportiva di elevata importanza nazionale ed internazionale che coinvolge numerosi ciclisti e spettatori ed è seguita dalle principali testate giornalistiche e televisive.

La copertura televisiva dell’evento, così come, più in generale, il ritorno mediatico della manifestazione, sono di grande interesse per il nostro Ente che ha nel turismo una della principali risorse economico-occupazionali;  sono evidenti le benefiche ricadute della manifestazione, per quanto concerne la notorietà turistica e la visibilità delle risorse naturali, artistiche ed architettoniche del territorio metropolitano.

C'era poi poi un altro "gancio" importante per giustificare l'esborso di quattrini pubblici per la partecipazione al Giro: Procida Capitale Italiana della Cultura 2022. Le bici passeranno infatti sulla litoranea di Campi Flegrei, Baia, Monte di Procida, «con indubbio incremento del turismo sul territorio metropolitano», recita la delibera.

Detto, fatto: nel novembre 2021, passate le Elezioni e insediato il nuovo sindaco metropolitano, l'ex rettore e ministro Manfredi, arriva il via libera anche dal Consiglio metropolitano: la delibera è votata all'unanimità, i soldi sono rapidamente stanziati ad Rcs Sport e ora, a maggio 2022, il Giro farà tappa a Napoli e provincia.

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