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Gabbiano porta via il cagnolino, l’Asl Veterinaria di Napoli: “Uccelli predatori, anche gattini a rischio”

Marina Pompameo, responsabile dell’Ospedale Veterinario di Napoli, a Fanpage.it: “I gabbiani possono essere aggressivi in prossimità dei nidi”
Intervista a Marina Pompameo
responsabile dell'Ospedale Veterinario dell'Asl Napoli 1
A cura di Pierluigi Frattasi
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“I gabbiani sono uccelli predatori ed è normale che possano attaccare altri animali di piccola taglia. Lo fanno con i colombi, ma prendono di mira a volte anche i gattini. Purtroppo è accaduto e può succedere ancora. Possono essere più aggressivi in prossimità dei nidi, soprattutto nel periodo della riproduzione, da marzo a luglio”. A parlare è la dottoressa Marina Pompameo, Direttore Area di Coordinamento Sanità Pubblica Veterinaria e Polo Didattico Integrato e responsabile dell'Ospedale Veterinario dell'Asl Napoli 1, contattata da Fanpage.it, dopo il caso segnalato dal consigliere municipale Carlo Restaino (Europa Verde), di un cagnolino aggredito e portato via da un gabbiano mentre era a passeggio con la sua padrona al Bosco di Capodimonte.

Siamo abituati a considerare i gabbiani come uccelli legati al mare, ma ormai se ne vedono tantissimi anche in città. Qual è il motivo?

Negli ultimi decenni, alcune specie di gabbiani sono aumentate in Europa e nel Nord America, soprattutto a causa dell'incremento di sostanze alimentari messe a disposizione, direttamente o indirettamente, dall'attività dell'uomo. La possibilità di trovare cibo, durante la stagione invernale, presso le discariche, la relativa confidenza con l'uomo, che lo portano ad alimentarsi presso gli allevamenti ittici, nei porti e dai pescherecci ed a nidificare persino sui tetti delle abitazioni, garantiscono al Gabbiano reale una buona sopravvivenza e una solida continuità di presenza nei siti occupati.

Spesso si sente di aggressioni da parte di questi uccelli ad animali domestici come cani di piccola taglia, gattini, ma anche a persone. Sono pericolosi?

Nella quasi totalità dei casi si tratta di atti tesi a spaventare gli “intrusi” nel proprio areale di protezione del nido con l’intento di allontanarli.

Ci sono periodi dell'anno durante i quali la loro aggressività aumenta?

I gabbiani esibiscono un comportamento più aggressivo nella fase riproduttiva, soprattutto nel periodo che va dall’occupazione dei siti di nidificazione all’acquisizione di autonomia della prole (marzo-luglio). In questa fase, gli adulti, una volta costruito il nido, di solito sui tetti e i terrazzi degli edifici, lo difendono esibendo un comportamento molto minaccioso nei confronti degli intrusi umani e di fatto impedendo l’accesso alla zona.

Ci sono modi innocui per allontanarli? Come si possono proteggere i propri animali da compagnia di piccola taglia?

La strategia più efficace per tutelare se stessi ed i propri animali è allontanarsi dall’area nella quale i gabbiani si mostrano aggressivi per difendere il proprio areale di protezione del nido e tenere sempre i propri animali domestici al guinzaglio. Evitare di lasciare in stato di abbandono terrazzi e altri siti che per conformazione si prestano ad essere utilizzati per la nidificazione. Ma anche esercitare una virtuosa gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani in modo da non fornire fonti trofiche aggiuntive a quelle naturali.

Il centro di riferimento regionale di Igiene urbana veterinaria (Criuv) si occupa delle problematiche legate alla convivenza dell'uomo con alcune specie animali inurbate espletando attività sul territorio volte a divulgare informazioni sulle corrette strategie tese alla mitigazione della problematica in favore della tutela del benessere animale e della salute pubblica. Inoltre, attraverso la collaborazione con il Centro di Recupero Animali Selvatici di Napoli, con sede presso il presidio Ospedaliero Veterinario dell'Asl Napoli 1 Centro, il Criuv provvede, quando necessario, al recupero e al soccorso degli animali selvatici bisognevoli di cure, che, al termine di un percorso riabilitativo, vengono rilasciati in natura.

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