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Suicidio di Seid Visin, i genitori: “Il suo gesto estremo non deriva da episodi di razzismo”

I genitori di Seid Visin, il calciatore 20enne di origine etiope che si è tolto la vita giovedì, affidano all’emittente locale Telenuova un breve pensiero. Dicono che il gesto estremo del figlio non deriva da episodi di razzismo. Oggi i funerali del ragazzo a Nocera Inferiore (Salerno) nella chiesa di San Giovanni Battista.
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I funerali di Seid, foto Telenuova /Facebook
I funerali di Seid, foto Telenuova /Facebook

Il suicidio è un gesto estremo e spesso insondabile: per coloro che restano al dolore si aggiunge la rabbia, forse il rimorso, per non aver capito cosa stesse accadendo ad una persona cara. Oggi, nella chiesa di San Giovanni Battista a Nocera Inferiore, Salerno, don Andrea Annunziata ricordando Seid Visin, il calciatore 20enne di origine etiope che si è tolto la vita giovedì, ha provato a ribadirlo: «La lezione che siamo chiamati ad imparare è quella che ci vede impegnati nell’uscire dalle nostre solitudini. Se lo facciamo, potremo arginare il deflagrante potere del male di vivere che attenta alla vita. Oggi più di ieri. Fuori da ogni retorica e lontano dalla letteratura. Ci sono cuori fragili che implodono». "Buon viaggio campione", uno dei messaggi affissi all'esterno della chiesa dagli amici che hanno indossato anche magliette con la scritta "Arrivederci fratello. Ciao talento".

I genitori di Seid, coloro che lo hanno accolto e gli hanno donato sostegno e amore, comprensibilmente sconvolti per l'accaduto, non parlano, per ora. C'è una sola frase, a loro attribuita e pubblicata da Telenuova, l'emittente televisiva più radicata e autorevole sul territorio: «Il gesto estremo di Seid non deriva da episodi di razzismo».

«I genitori – questo lo dice invece il servizio di Telenuova – escludono con fermezza quindi ogni correlazione tra il gesto e la pista razzista, e arrivano a parlare di strumentalizzazione delle parole di Seid». Le parole sono quelle del ventenne scritte circa 3 anni fa e lette integralmente stamane nella chiesa di San Giovanni Battista, nel corso dei funerali.

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La comunità di Nocera è convinta che razzismo e discriminazione non abbiano determinato il gesto di Seid ma al tempo stesso è convinta che abbiano avuto un peso la storia e le origini di Seid spiegate con lucidità e dolore in quel lungo sfogo di un ragazzo.

Il papà di Seid si chiama Walter Visin ed è un ex dipendente di una fabbrica di materassi di Nocera ed è stato un sindacalista Uil. Lui e la madre del giovane calciatore, Maddalena, oggi, come triste prassi vuole, dopo i funerali sono stati ascoltati in casa dai carabinieri che con molto tatto hanno cercato di capire  se vi fosse qualcosa capace di istigare il figlio al drammatico gesto.

«Piango la scomparsa di Seid, per la sua giovanissima età, per il modo in cui se n'è andato, per la sua storia, per suo padre Walter e sua madre. Per i suoi amici, i ragazzi della sua età che lo hanno amato e ammirato per il suo talento, la sua eleganza». A parlare è  il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, oggi in chiesa per i funerali del 20enne di origine etiope. «C'è forse qualcosa di profondo e di non solo personale in questa tragedia. Cui non basta più rispondere con una riflessione sociologica, ma pensando al senso della nostra esistenza umana. Ora però è il momento del silenzioso rispetto da parte di tutti».

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