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Feste ed eventi a Mezzocannone Occupato, indagati 4 attivisti del centro sociale nel cuore di Napoli

A quattro giovani del centro sociale nel centro storico della città sono stati consegnati gli atti di chiusura delle indagini, come rendono noto gli stessi responsabili.
A cura di Valerio Papadia
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L'esterno di Mezzocannone Occupato
L'esterno di Mezzocannone Occupato

Problemi per il collettivo che gestisce Mezzocannone Occupato, il centro sociale che sorge nel cuore di Napoli, in via Mezzocannone appunto, nei locali dell'ex mensa dell'Università Federico II, prima di proprietà del Demanio e poi consegnati all'Adisu – l'ente regionale per il diritto allo studio – prima di essere occupati. A quattro attivisti del centro sociale sono stati consegnati atti di chiusura delle indagini, come riferiscono su Facebook gli stessi responsabili di Mezzocannone Occupato, che rendono note anche le accuse che vengono mosse nei confronti dei quattro giovani: "invasione di edificio pubblico per trarne profitto", "apertura abusiva di un luogo per il pubblico spettacolo" e "disturbo della quiete".

Un lungo post, quello che il collettivo che guida Mezzocannone Occupato ha affidato a Facebook nelle scorse ore, per spiegare le proprie ragioni. "Ci sentiamo innanzitutto in dovere di fare un chiarimento – scrivono – non certo per la Procura che immaginiamo essere perfettamente consapevole della falsità di tale accusa, quanto per la cittadinanza che può credere a tali boutade non avendo mai incrociato l’attività di Mezzocannone Occupato o quella di altri spazi sociali in città, per i quali vale il medesimo discorso. I ricavi delle attività dello spazio non sono destinati ad altro che al sovvenzionamento di cortei, manifestazioni e attività che nascono dal basso. Nemmeno un euro ricavato dalle nostre attività va ad arricchire le tasche di qualcunə dellə attivistə che attraversano mezzocannone occupato mettendo a disposizione di un ideale collettivo il proprio tempo e le proprie competenze".

Il 18 giugno una manifestazione per Mezzocannone Occupato

Gli attivisti del centro sociale, nel lungo post, puntano il dito anche contro la scena politica cittadina "in cui sta trovando terreno fertile – scrivono ancora – quella visione miope, manifesto della nuova amministrazione comunale, basata sull'idea di città decoro, su un insopportabile moralismo". Alla luce degli sviluppi dell'inchiesta, il collettivo ha così organizzato una manifestazione all'esterno del centro sociale per il prossimo 18 giugno: "Vi diamo appuntamento sabato 18 giugno alle 18.00 a Mezzocannone Occupato in via Mezzocannone 14, per un'assemblea pubblica, una giornata di riappropriazione dal basso, di lotta, di musica, di rumore e di luci per contrastare il silenzio e il buio".

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